Al Bano spalanca le porte agli “ultimi”: casa e lavoro per la “famiglia nel bosco”
Al Bano Carrisi
Al Bano scende in campo per la “famiglia del bosco” di Palmoli, che ha perso la custodia dei propri tre figli. Il cantante di Cellino San Marco offre loro una casa a tempo indeterminato nella sua tenuta e, se vorranno, anche un lavoro. Una mossa che va oltre l’assist sociale: è un appello culturale che riaccende il dibattito sulla libertà di educazione e su scelte alternative alla vita urbana.
Un’offerta concreta dalla tenuta di Al Bano
“Quanto comprendo quella famiglia, perché anche io ho scelto una vita lontana dal caos e dall’inquinamento per i miei figli”, ha spiegato Al Bano al Corriere della Sera. Nathan Trevallion e Catherine Birmingham, genitori anglo-australiani, sono stati privati dai tribunali della custodia dei loro bambini, ora in una casa famiglia, per condizioni abitative giudicate inadeguate e la mancata iscrizione scolastica. Il cantante rivela di aver vissuto un’infanzia simile, con ogni comodità negata, e che la sua decisione di vivere vicino al bosco nacque nel 1970 per scelta consapevole.
“Ho nella mia tenuta diversi appartamenti, vicino al bosco e agli animali. Offro a questa famiglia la mia casa, gratis e senza limiti di tempo”. L’offerta è accompagnata da una disponibilità ad offrire lavoro ai coniugi, un segnale chiaro di solidarietà. “So bene che quello che fanno è una sfida alla società convenzionale, quasi una ribellione in stile Robinson Crusoe. Però quei bambini sono felici, non si può negarlo”, aggiunge lui.
Una battaglia culturale prima che legale
Al Bano sottolinea come dietro il caso di Palmoli si celi una battaglia culturale, non solo una questione giudiziaria. Il rifiuto delle norme sociali ordinarie e l’adesione a un modello alternativo di vita mettono in discussione anche i valori dell’umanità e del rispetto delle libertà individuali. La generosità del cantante diventa così un gesto emblematico, un invito a non voltare le spalle a chi sceglie vie diverse.
In un’Italia in cui sempre più famiglie si trovano strette tra burocrazie e giudizi severi, l’intervento di Al Bano squarcia il quadro. Non è solo un’offerta immobiliare, ma un atto di fiducia e di umanità, che sfida la rigidità dei criteri adottati finora e invita a considerare i diritti olistici di chi sceglie strade fuori dal comune.
