Al Mise nove tavoli crisi aperti su aziende

21 novembre 2016

La grande crisi ha messo in ginocchio le imprese del Mezzogiorno. I tavoli aperti in Sicilia riguardano l’Eni di Gela (3.300 posti), la Blutec di Termini Imerese (1.050 posti), Almaviva di Palermo (2.700), Q. E’ di Paternò (635), Fincantieri di Palermo (1.000), Technis e St Microelectronics di Catania (6.000 posti), Italtel e Selital a Carini (530 posti). Non c’è settore industriale che non sia coinvolto dalla crisi: in prima fila i call center, dove il precariato lavorativo di giovani spesso utilizzati al di sotto delle proprie qualificazioni si incrocia con aziende senza scrupoli che, pur di risparmiare, delocalizzano nei paesi terzi. Ma perfino l’automotive, riconosciuto come il comparto che ha dato il via nel 2015 alla ripresa economica al Sud, non è esente da difficoltà.

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