Albanese, su Montante non facciamo processi a intenzioni

7 marzo 2016

“Non facciamo processi alle intenzioni, sulle cose certe siamo d’accordo, noi abbiamo un codice etico e lo rispettiamo, per questo abbiamo dato e continuiamo a dare massima fiducia al nostro presidente regionale. Riteniamo sia estraneo a tutti i fatti e aspettiamo con serenità il giudizio della magistratura”. Lo ha detto Alessandro Albanese, presidente di Confindustria Palermo, in merito al numero uno di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. “Più che fare carriera sull’antimafia ritengo che qualcuno con l’antimafia si sia protetto – ha aggiunto Albanese – quanto successo con le misure di prevenzione, ad esempio, ci ha fatto capire che il problema è nato da dentro lo Stato; è pur vero che tra antimafia falsa e antimafia vera non si è capito più niente, molte cose sono state distorte nei movimenti, nelle associazioni di categoria, pensiamo a quanto successo con il caso Helg“. Infine, sulle criticità legate alla gestione dei beni confiscati, Albanese ha aggiunto: “Secondo me si è dato troppo potere a poche persone, con una gestione che comunque non sempre è stata cattiva, il problema è stato non avere regole certe sui tempi dopo il sequestro. Comunque oggi Palermo ragiona in maniera radicalmente diversa rispetto a 20 anni fa e rispetto ad altre zone del Meridione, è un plauso speciale spetta alle forze dell’ordine e alla magistratura”.

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