Economia

Alitalia, governo tra le nuvole e sindacati chiedono chiarezza a Patuanelli

Un incontro per fare il punto della situazione e chiedere chiarezza sulle strategie del governo sul dossier Alitalia alla luce dello scioglimento del consorzio che avrebbe dovuto portare al rilancio della compagnia. E’ quello previsto per domani tra il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, e i sindacati, dove dovrebbe debuttare il nuovo commissario unico Giuseppe Leogrande. Il governo aveva posto come termine ultimo (dopo sette proroghe) per la costituzione del consorzio il 21 novembre ma il tergiversare di Atlantia che, con la capofila Fs, avrebbe dovuto rappresentare il ‘nocciolo duro’ del futuro azionariato, ha fatto cambiare strategia al governo, convinto che la holding dei Benetton abbia legato il proprio impegno nella newco all’altra delicata questione riguardante la revoca delle concessioni autostradali, dopo il crollo del ponte Morandi il 14 agosto del 2018.

In realta’, un dietrofront ufficiale di Atlantia sull’operazione non c’e’ mai stato ma il comunicato stampa del 19 novembre, a due giorni dalla scadenza della deadline, in cui il gruppo sottolineava che non si erano “ancora realizzate le condizioni necessarie per l’adesione al Consorzio finalizzato alla presentazione di un’eventuale offerta vincolante su Alitalia”, ha fatto trarre le conseguenze all’esecutivo. A bloccare la nascita della newco, oltre alla difficolta’ di impegnarsi in un’operazione “onerosa di complessa gestione ed elevato rischio” con la spada di Damocle della “caducazione” delle concessioni autostradali, esplicitata nelle lettera del 3 ottobre a Patuanelli, anche la mancanza di un partner industriale forte. Aspetto sottolineato anche da Fs. Sia Delta che Lufthansa, infatti, non hanno mai espresso la volonta’ di impegnarsi finanziariamente in modo deciso nel rilancio di Alitalia. Da qui il cambio di rotta dell’esecutivo con la sostituzione dei tre commissari, Enrico Laghi, Daniele Discepolo e Stefano Paleari, con Giuseppe Leogrande chiamato a gestire questa nuova fase.

Il nuovo commissario, insieme al ministro, avra’ il compito di illustrare ai sindacati le strategie per ridare lustro alla compagnia e renderla piu’ appetibile a qualche grande compagnia internazionale. Bisognera’ vedere come il governo riuscira’ a coniugare una migliore efficienza finanziaria dell’aviolinea senza troppi costi sociali. Alla finestra sempre Lufthansa che pero’ chiede una forte ristrutturazione (5.500 esuberi), Delta e Air France Klm che recentemente si e’ rifatta sotto offrendo una joint venture sul mercato europeo e un’estensione del codeshare sui collegamenti intercontinentali che porterebbero a Roma piu’ ricavi per quasi 100 milioni di euro. Intanto venerdi’ scorso i sindacati hanno organizzato uno sciopero “riuscito” che ha lasciato a terra migliaia di persone per chiedere un piano industriale serio e un partner affidabile.

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