I livelli di gas serra nell’atmosfera hanno toccato un nuovo record. Lo denuncia nel suo bollettino il WMO – l’Organizzazione meteorologica mondiale dell’Onu – sottolineando che il tempo per intervenire e frenare il fenomeno, principale causa del cambiamento climatico, sta scadendo.
“Nel 2017 la concentrazione di CO2 nell’atmosfera è cresciuta del 46% rispetto all’era preindustriale dell’anno 1750″, ha spiegato Elena Manaenkova vice segretario generale dell’agenzia. “L’ultima volta che sulla Terra si sono avute concentrazioni di anidride carbonica pari a quelle attuali è accaduto 3-5 milioni di anni fa, quando le temperature erano più alte di 2-3 gradi Celsius e il livello dei mari era più alto di 10-20 metri rispetto a quello attuale”, ha aggiunto Manaenkova.
L’azione dei gas serra nell’atmosfera è cresciuta del 41% dal 1990 al 2018. Per quanto riguarda il 2017, gli esperti hanno osservato anche una recrudescenza “inattesa” di un gas serra che ha gravi effetti sull’ozono, il CFC-11 (triclofluorometano). “Senza rapidi tagli alle emissioni di CO2 e degli altri gas serra, il cambiamento climatico avrà effetti sempre più distruttivi e irreversibili sulla vita sulla Terra – ha detto il responsabile della Organizzazione meteorologia mondiale Petteri Taalas – La finestra di opportunità per agire è praticamente chiusa”.