Allarme per l’agricoltura italiana, Commissario Salute Ue chiede ecatombe ulivi malati Salento

La Commissione europea raccomanda di eradicare tutti gli ulivi e gli altri alberi attaccati dal batterio Xylella fastidiosa nel Salento, e soprattutto nella provincia di Lecce, in Puglia. Lo ha confermato stasera a Bruxelles il commissario europeo alla Salute e sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis (foto), durante la conferenza stampa al termine del Consiglio Agricoltura dell’Ue, in cui il tema è stato discusso. “Sono profondamente preoccupato dalla gravità della situazione: devono essere prese delle misure decisive con urgenza immediata”, ha detto il commissario, aggiungendo poi che “naturalmente è molto doloroso per gli agricoltori ma è necessario rimuovere tutti gli alberi attaccati, è la misura più efficace”. Andriukaitis ha annunciato che si recherà nella provincia di Lecce a visitare la zona colpita dalla Xylella e “per dimostrare l’impegno dell’Unione europea nell’affrontare il problema”. Ma, ha insistito, “prima di tutto dobbiamo essere molto chiari: tutti gli alberi colpiti devono essere rimossi e questa è la prima cosa”.Il commissario ha anche detto di “appoggiare pienamente le autorità italiane, che hanno annunciato una serie di misure, compresi finanziamenti significativi” per la lotta alla Xylella.

Quanto al sostegno finanziario dell’Ue per le misure, ha concluso, “continuano le discussioni con le autorità italiane”.Le raccomandazioni della Commissione saranno esaminate e approvate dal Comitato permanente competente dell’Ue, in cui siedono i rappresentanti dei governi degli Stati membri, nella sua prossima riunione del 26 e 27 marzo. Se approvata, l’ecatombe degli ulivi rischia di creare un deserto nella campagna salentina, visto che non sarebbe possibile ripiantare gli stessi alberi. A livello locale, in Salento, infuria la polemica attorno alla questione se sia effettivamente necessaria ed efficace l’eradicazione degli ulivi per contenere la propagazione del batterio, che è veicolato da un insetto, una specie di cicala che punge le piante, e che può essere ospitato non solo dagli ulivi ma da decine di altri alberi e arbusti, come mandorli, oleandri etc. È anche in corso un’inchiesta della magistratura volta ad appurare in che modo la Xylella, originaria di altri continenti, sia arrivata in Puglia, e se sia stata introdotta da qualcuno in modo colposo o doloso. Gli agronomi sono divisi anche sul fatto che esista un legame certo di causalità fra il batterio e il disseccamento rapido degli alberi che è accusato di provocare e che si sospetta possa avere un’origine multifattoriale.

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