Alunni disabili, al Sud mancano strutture a norma

11 maggio 2014

Per gli studenti disabili del Sud andare a scuola rappresenta sempre piu’ un percorso ad ostacoli. Secondo gli organizzatori di Exposanita’, “il Mezzogiorno presenta la percentuale piu’ bassa di scuole con scale e servizi igienici a norma”, strutture indispensabili per favorire un apprendimento migliore e una vera integrazione scolastica. “Ancora una volta – dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – ci ritroviamo a commentare la carenza di supporto e di strutture adeguate a dei ragazzi gia’ deprivati che non meritano proprio trattamenti discriminanti.

Il Sud e le Isole gia’ vantano la piu’ alta concentrazione tra le province piu’ depresse economicamente del Paese, il piu’ alto tasso di dispersione scolastica, di Neet, di disoccupati. Con punte superiori al 40%. Non e’ possibile accettare che lo Stato si dimentichi pure di assistere adeguatamente i disabili. E poi ci si lamenta se le famiglie ricorrono in tribunale”. Il problema – secondo l’Anief – non e’ solo nel numero non sempre adeguato di docenti di sostegno, ma anche nella loro mancata stabilizzazione. Bisognerebbe raddoppiare il numero assunzioni di docenti di sostegno, collocando i 25mila aggiuntivi in larga parte al Sud.

“In assenza di una manovra di questo genere – continua Pacifico – nei prossimi due anni ci ritroveremo con uno sfalsamento rispetto ai criteri nazionali di costituzione degli organici e con un’alta percentuale, al Meridione, di docenti di sostegno precari. Costretti a cambiare scuola ogni anno, non garantendo quella continuita’ didattica che nel caso dell’apprendimento degli alunni disabili e’ fondamentale. Come lo sarebbe il potenziamento delle strutture per disabili a norma, per le quali si attendono ancora finanziamenti statali ad hoc”.

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