La nuova versione di Apple CarPlay si distingue per un’interfaccia rinnovata, con una schermata principale disponibile in tema chiaro o scuro e icone più visibili. Un aggiornamento significativo riguarda la gestione delle chiamate: quando qualcuno chiama, un avviso compatto appare nella parte bassa dello schermo, con icone verdi o rosse per accettare o rifiutare la chiamata. Questo permette di non interrompere l’app in uso, come il navigatore satellitare, mantenendo l’attenzione sulla strada.
Inoltre, CarPlay introduce i widget, icone aggiuntive per accedere rapidamente alle app senza cambiare schermata. La chiarezza dell’interfaccia dipende dalla dimensione del monitor dell’auto: schermi più grandi offrono una visuale meno affollata e più leggibile.
L’app Mappe di Apple CarPlay si arricchisce di nuove funzionalità. Attivando l’opzione dedicata, l’app ricorda i luoghi visitati in precedenza e invia notifiche quando ci si trova nelle vicinanze. Grazie all’integrazione di Apple Intelligence, Mappe tiene traccia delle abitudini degli automobilisti, suggerendo percorsi preferiti e alternative in caso di traffico. Queste innovazioni sono presenti anche in Apple CarPlay Ultra 2025, esclusiva per Aston Martin, che estende le schermate al cruscotto digitale.
Tuttavia, CarPlay Ultra fatica a conquistare altri produttori. Secondo indiscrezioni, marchi come Mercedes, Audi, Polestar e Volvo avrebbero abbandonato la partnership con Apple, mentre Renault ha chiesto di non interferire con i propri sistemi. Ford e Nissan non hanno commentato, e General Motors ha eliminato CarPlay dai suoi veicoli, preferendo soluzioni proprietarie.
Il motivo di queste resistenze risiede nella crescente importanza degli schermi come fonte di dati. Cederli a terzi come Apple rappresenta un rischio per i costruttori, soprattutto per i veicoli elettrici e plug-in, dove il powertrain comunica con il navigatore per ottimizzare consumi e soste. Servizi esterni come Apple Maps, Google Maps o Waze non offrono questa integrazione, creando un divario con le soluzioni proprietarie.
Contemporaneamente, Apple ha rilasciato iOS 26, iPadOS 26, watchOS 26 e macOS 26 Tahoe. Il design “Liquid Glass” introduce un’interfaccia semi-trasparente, ispirata a Vision Pro, con icone e notifiche più profonde e personalizzabili. La schermata Home permette di scegliere tra icone trasparenti, colorate o scure, mentre Apple Intelligence potenzia l’esperienza utente.
Tra le novità, l’app Telefono filtra le chiamate sconosciute, chiedendo al chiamante nome e motivo, e attende al posto dell’utente durante le chiamate ai call center. La traduzione in tempo reale è integrata in Telefono, FaceTime e Messaggi, facilitando le comunicazioni multilingue. Apple Music traduce i testi in tempo reale, mentre Wallet e Apple Pay monitorano voli e pacchi.
Gli aggiornamenti, gratuiti e disponibili per iPhone 11 e successivi, iPad Pro 2018 e Apple Watch Series 6, segnano l’abbandono della numerazione progressiva: iOS 26 coprirà il ciclo 2025-2026. Con un’esperienza più fluida e sicura, Apple punta a rafforzare il suo ecosistema, nonostante le sfide nel settore automobilistico.