Archeo arte/Impressionisti e moderni della collezione Phillips (video)

Una tela di Picasso vis à vis con una di Van Gogh, un Monet davanti a un Corot: allo spettatore la libertà di confrontarli secondo il proprio gusto, accostando capolavori del XIX secolo a quelli del XX libero da schemi preordinati seguendo solo un ordine cronologico. E’ l’offerta artistica che arriva dai capolavori della collezione Phillips di Washington in mostra al Palazzo delle Esposizioni a Roma. Delle oltre 5.000 opere che il ricco collezionista americano raccolse per puro amore del bello, a Roma ne sono esposte una sessantina in una girandola di tele, stili e colori, che hanno come unico filo conduttore quello di lasciar libero il visitatore di farsi la sua personale opinione senza una chiave interpretativa precostituita. “La collezione Phillips – ha spiegato Matteo Lafranconi curatore scientifico del Palaexpo – ha sempre avuto sede a Washington nella casa privata di questo ricchissimo mecenate che, tra fine ‘800 e primi ‘900, ha messo insieme una quantità ingentissima di opere d’arte che, oltre a rappresentare la prima collezione d’arte moderna privata messa a disposizione del pubblico americano, ha la particolarità di presentare in tre o quattro episodi dell’arte antica quelli che sono i cardini sui quali s’è sviluppata l’arte moderna. Si va da El Greco al tenebrismo del Goya al paesaggismo di Courbet, intesi come germi di quel desiderio di libertà formale e scomposizione dei linguaggi che sono diventati propri dell’arte moderna”.

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