Argentina, incriminata la presidente Fernandez Kirchner

Il presidente argentino, Cristina Fernandez de Kirchner, è stata formalmente accusata di aver ostacolato la giustizia, impedendo le indagini sui funzionari iraniani ritenuti coinvolti nella strage avvenuta nel 1994 in un centro culturale ebraico di Buenos Aires. La Procura della capitale argentina ha così dato corso al documento preparato dal magistrato Alberto Nisman alla vigilia della sua ancora misteriosa morte. Nella causa è coinvolto anche il ministro degli esteri, Hector Timerman. L’accusa, formulata dal pm Gerardo Pollicita, è di aver negoziato con l Iran l impunità di alcuni dirigenti coinvolti nel sanguinoso attacco, in cambio di condizioni favorevoli sul petrolio. L’Argentina dunque deve fare i conti con i suoi misteri passati e presenti. Il giudice Alberto Nisman è stato ucciso da un colpo di pistola lo scorso 18 gennaio nel suo appartamento al 13esimo piano di un grattacielo a Buenos Aires. Un inchiesta sta cercando di chiarire se si sia trattato di suicidio, omicidio o suicidio indotto. Una morte dall’indubbia valenza politica, avvenuta alla viglia della sua audizione in parlamento. La presidente Kirchner – che inizialmente aveva difeso la tesi del suicidio – ha poi cambiato versione, sostenendo che Nisman era stato ucciso dalle stesse persone che gli avevano fornito informazioni false per accusare il governo. (Immagini AFP)

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