Arrestato per peculato l’ex presidente del Coni di Ragusa

12 gennaio 2017

La Guardia di finanza di Ragusa ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di Rosario Cintolo, gia’ presidente e delegato provinciale del Coni di Ragusa. Il provvedimento restrittivo, emesso dal Gip del Tribunale di Ragusa, segue alle indagini sulla gestione dei contributi che la Regione siciliana, nel periodo 2006/2012, ha messo a disposizione della scuola regionale dello Sport di via Magna Grecia, in contrada Selvaggio. Le accuse a carico dell’arrestato e di un altro indagato, gia’ segretario regionale e direttore della Scuola dello Sport di Ragusa, sono di peculato. Eseguito anche un decreto di sequestro preventivo di tutti i cespiti monetari nella disponibilita’ degli indagati per valore complessivo di circa 600.000 euro. Rosario “Sasa’” Cintolo, 73 anni compiuti, sportivo ex capitano della Virtus Ragusa, storica squadra di basket iblea, gli ultimi 28 alla guida dal Coni di Ragusa, era stato sollevato dal suo incarico da Sergio D’Antoni che guida il Coni Siciliano, a marzo dello scorso anno.

Nell’inchiesta, nella quale risulta indagato anche Silvio Piazza, gia’ dirigente dell’ente e per lungo tempo segretario regionale e direttore della Scuola dello Sport di Ragusa, sono finiti due conti, uno ufficiale “autorizzato” dal Coni nazionale, l’altro che gli inquirenti definiscono “ombra”, sconosciuto ai vertici romani. Uno che “comunicava” con Roma, con il Coni nazionale, l’altro con Palermo, con la Regione siciliana. Due enti pubblici che ricevevano le richieste di rimborso e che erogavano somme e contributi su due conti separati senza sapere l’uno della esistenza dell’altro. Stando a quanto avrebbe appurato la Guardia di finanza, guidata dal comandante provinciale Claudio Solombrino, nell’indagine coordinata dal procuratore Carmelo Petralia, il peculato avrebbe assunto un volume pari a 573.000 euro, somma che sarebbe stata utilizzata per fatti privati: acquisto automobili, barche e altri beni personali. La somma in questione, nella disponibilita’ monetaria dei due, e’ stata posta sotto sequestro. – Ci sono altre cinque persone segnalate all’autorita’ giudiziaria sulle quali c’e’ ancora il piu’ stretto riserbo. L’attivita’ di indagine non e’ ancora conclusa, nel corso della mattinata a Ragusa ci sono state altre perquisizioni, una delle quali in essere alla ex Provincia Regionale, ente titolare della struttura e che non avrebbe ricevuto alcun tipo di rendiconto per la gestione. Potrebbe risultare come seconda parte offesa secondo quanto affermato dal procuratore Petralia, anche se allo stato attuale sembrerebbe “silenziosa” sulla vicenda.

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