Scienza e Tecnologia

Arriva stampa 3D in odontoiatria e chirurgia maxillo-facciale

Ricerca scientifica italiana in odontoiatria in primo piano. Due articoli pubblicati sulla rivista scientifica “The Journal of Craniofacial Surgery” nel mese di ottobre dimostrano come la tecnologia permetta innovative soluzioni destinate a dare una svolta per le cure sempre più su misura dei difetti ossei dentali e maxillo facciali. Tra gli Autori degli articoli e coordinatori delle ricerche, assieme al Prof. Piero Cascone, vi è il dott. Giuseppe Cicero, docente dell’Università di Madrid, a capo di un team di ricerca per l’utilizzo della stampante 3D con sofisticati programmi software di facile utilizzo. Sono stati esaminate approfonditamente le nuove tecnologie 3D applicate alla chirurgica maxillo facciale e all’odontoiatria e i benefici che se ne possono trarre.

“La tecnologia 3D presenta numerosi vantaggi – chiarisce il dott. Cicero – anzitutto, modifica il rapporto fiduciario tra medico e paziente, con una verifica da parte del paziente con i propri occhi del tipo di intervento che dovrà eventualmente subire; in secondo luogo, permette il passaggio da una diagnosi solo visiva ad una anche di tipo tattile. Infine, questa nuova tecnologia democratizza il tridimensionale grazie ai costi contenuti e apre orizzonti inediti alla prevenzione e alla realizzazione di operazioni virtuali, ma anche a nuove applicazioni nel campo del maxillo-facciale attraverso la riproduzione dell’intero cranio.
Con la stampa 3D riusciamo a migliorare le diagnosi e a limitare al massimo gli errori clinici, creando una chirurgia sempre più su misura di precisione. Abbiamo facilitato la conversione di TAC in modelli 3D con 3 semplici click, rendendo la procedura accessibile a tutti. In questo la tecnologia oggi ci sta aiutando tantissimo nel limitare errori, nel velocizzare terapie e nel poter programmare tutto anche al di fuori della bocca del paziente dove simulare chirurgie in modo preciso è possibile oggi”.

La pandemia non deve far dimenticare l’importanza della salute dentale. “Occorre lanciare un appello affinché non vengano interrotte dai pazienti le cure dentali e i monitoraggi di prevenzione a causa dell’attuale pandemia”, evidenzia Cicero che è Docente di Odontoiatria all’Università Europea di Madrid, inserito da Forbes tra i 30 under 30 più influenti in campo medico a livello europeo. “Il timore – spiega – è che gli italiani trascurino questo elemento della loro salute, col rischio di sviluppare nuove patologie o di far peggiorare quelle già esistenti. Tuttavia, se gli interventi estetici possono in questo momento essere procrastinati, quelli invece inerenti a bisogni primari debbono essere affrontati subito. Gli aspetti funzionali come poter mangiare, poter tornare a sorridere, soluzione ai dolori, non devono essere trascurati per un lungo periodo. Sia in ospedale che negli studi medici l’attenzione e la prevenzione contro il Covid-19 sono assoluti: allo scrupoloso triage telefonico segue una regolamentazione delle sale di attesa il più possibile libere. Tutto viene essere programmato con pochi pazienti, a distanza di sicurezza e con dispositivi di protezione. Possiamo contare su aree operative sanitarie decontaminate e sterilizzate prima e dopo il trattamento”.

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