Attentato contro comizio elettorale a Kabul, almeno 26 morti. Talebani rivendicano

17 settembre 2019

E’ salito a 26 morti, tra cui quattro soldati, e 42 feriti, di cui alcuni in gravi condizioni, il bilancio dell’attentato rivendicato dai Talebani contro un comizio elettorale, nella provincia di Parwan nell’Afghanistan orientale. Ad aggiornare il bilancio delle vittime è il portavoce del ministero degli Interni afghano Nasrat Rahimi. Il direttore dell’ospedale di Parwan, Abdul Qasim Sangin, ha spiegato ad al-Jazeera che ci sono anche bambini tra le vittime e che il numero dei morti potrebbe aumentare. A entrare in azione è stato un kamikaze a bordo di una motobomba.

In pratica, due attacchi a distanza di poche ore. Una strage durante un evento elettorale con il presidente Ashraf Ghani; un’esplosione in pieno centro a Kabul. Così il movimento dei talebani ha rilanciato il suo guanto di sfida alle autorità dell’Afghanistan, a 11 giorni dal voto per le presidenziali nel Paese. Un duplice attentato, rivendicato dai ribelli che – in vista del voto e nel tentativo di boicottarlo – hanno anche interrotto i colloqui di pace con gli Stati Uniti. Una bomba sarebbe stata nascosta in un’auto della polizia, all’ingresso della sede in cui era in programma l’evento. Ma la dinamica resta comunque ancora poco chiara. Secondo un funzionario afgano a innescare l’ordigno sarebeb stato infatti un attentatore suicida. Ghani, che sta cercando un secondo mandato quinquennale, era appena arrivato a Charikar, capitale della provincia, dov’è avvenuto l’attacco. Il presidente era vicino, ma è rimasto illeso ed è statao trafserito in tutta fretta in un luogo sicuro.

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“Donne e bambini sono tra le vittime”, ha confermato Abdul Qasim Sangin, direttore dell’ospedale provinciale di Parwan. “La maggior parte delle vittime sembrano civili. (…) Il bilancio potrebbe aumentare”, ha aggiunto, spiegando che “le ambulanze sono ancora sul posto”. In un altro attacco, intanto, altre sei persone sono rimaste uccise e 14 ferite a Kabul. Quest’ultima esplosione è avvenuta nel centro della capitale davanti una base militare. “Stavo aspettando all’ingresso del centro di reclutamento”, ha detto Mustafa Ghiasi, sdraiata su un letto d’ospedale dopo essere stata ferita nell’esplosione. “Ero dietro a due uomini in fila quando all’improvviso è scoppiata l’esplosione.” I talebani, riferisce la Reuters, hanno rivendicato i due attacchi con una dichiarazione rilasciata da un portavoce degli insorti. “Vi abbiamo avvisati”, ha affermato. “Non prendete parte ad eventi elettorali dell’amministrazione fantoccio, perché tutti questi incontri sono un nostro obiettivo militare. E se, nonostante l’avvertimento, qualcuno si fa male, la colpa è solo sua”, ha detto il portavoce dei talebani.

L’ONU

A meno di due settimane dalle elezioni presidenziali in Afghanistan, previste per il 28 settembre, la Missione di assistenza delle Nazioni Unite nel Paese ha rivolto un appello alla Commissione elettorale indipendente a raddoppiare gli sforzi perche’, la societa’ civile e i candidati lavorino in favore di elezioni trasparenti e credibili e per fare in modo che i cittadini afghani, comprese le donne, possano esercitare il loro diritto costituzionale di votare per il candidato che preferiscono. L’Onu ribadisce che nessuno ha il potere di privare del loro diritto gli afghani che sono iscritti a votare. “Elezioni credibili sono a cuore di tutti i democratici e il diritto di voto e’ un simbolo chiave dei progressi democratici compiuti in Afganistan nel corso degli ultimi 18 anni” ha insistito Tadamichi Yamamoto, Rappresentante speciale dell’Onu per l’Afghanistan.

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“Il voto non riguarda solo la responsabilita’ civica, e’ un modo per proteggere i risultati dell’Afghanistan e sostenere processi politici pacifici” ha aggiunto Yamamoto. Per questo la Missione Onu in Afghanistan e’ risoluta a fare tutto cio’ che e’ in suo potere per aiutare la Commissione elettorale a organizzare “elezioni credibili e inclusive”. Tutti i candidati e gli elettori sono tenuti a fare la loro parte per salvaguardare l’integrita’ delle elezioni e astenersi da commettere irregolarita’ elettorali, sottolinea la missione delle Nazioni Unite.

“In tutti i casi in cui la commissione per le irregolarita’ puo’ sollevare preoccupazioni credibili, la commissione per i contenziosi elettorali deve essere contattata immediatamente in modo da poter svolgere indagini tempestive e appropriate”, ribadisce l’Onu. La Missione delle Nazioni Unite ha infine elogiato il lavoro finora svolto dalle forze di sicurezza a sostegno delle elezioni, e l’impegno a garantire la sicurezza dei seggi il giorno delle elezioni, in modo che tutti gli afghani, comprese le donne, possano per partecipare.

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