Aumentano gli occupati over 50, ma sempre più giovani sono senza lavoro

Aumentano gli occupati over 50, ma sempre più giovani sono senza lavoro
31 agosto 2016

Continuano ad aumentare l’occupazione tra gli over 50 mentre i giovani restano al palo. La permanenza sul posto di lavoro tra gli ultracinquantenni, legata all’aumento dell’età pensionabile, sembra ostacolare l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. A luglio, secondo i dati preliminari dell’Istat, gli occupati over 50 sono aumentati di 402mila unità in un anno mentre per la fascia d’età 25-34 anni si è registrato un calo di 10mila occupati. A luglio, per la prima volta dopo quattro mesi, la stima degli occupati scende: rispetto a giugno la diminuzione è dello 0,3% (-63 mila). Il calo interessa sia agli uomini, sia in misura maggiore le donne ma si registra tutto nelle classi di età fino a 49 anni (-110mila occupati) mentre tra gli over 50 l’occupazione aumenta con 48mila unità in più in un mese. Aumenta poi, vertiginosamente, il tasso di disoccupazione tra gli under 25. A luglio vola al 39,2% in aumento di 2 punti percentuali rispetto a giugno: si ritorna così ai livelli d’inizio anno quando la disoccupazione giovanile era al 39,1% mentre per trovare un dato più alto bisogna risalire fino all’agosto del 2015 (39,6%).

Sempre a luglio il tasso di disoccupazione scende, complessivamente all’11,4% in calo di 0,1 punti percentuali. I disoccupati, pari a 2,9 milioni, diminuiscono dell’1,3% rispetto a giugno (-39 mila). Alla riduzione contribuisce l’aumento degli inattivi, coloro che non lavorano e non cercano un’occupazione, che in un mese aumentano di 53mila unità dopo il calo registrato nei quattro mesi precedenti. Tornando al calo dell’occupazione, nel mese di luglio è determinato dai lavoratori indipendenti che tornano su livelli prossimi a quelli registrati a maggio. La stima dei dipendenti risulta sostanzialmente stabile, mentre gli indipendenti diminuiscono dell’1,2% (-68 mila). Su base annua i dipendenti crescono dell’1,7% (+285 mila), mentre gli indipendenti calano dello 0,3% (-18 mila). Tra i dipendenti, l’aumento è pari all’1,7% sia tra i permanenti (+244 mila) sia tra quelli a termine (+41 mila).

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