Azzerata gang internazionale, donne manager per traffico di drgoga

17 novembre 2016

E’ stata battezzata “Blade” la vasta operazione antidroga della polizia di Ragusa che ha sgominato un’organizzazione di trafficanti italiani, tunisini, marocchini, albanesi e polacchi. Con il decisivo ruolo manageriale delle donne. Diciassette le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip del Tribunale di Catania. Il reperimento e la lavorazione della sostanze erano curati prevalentemente da Julian Hoxha, ai vertici dell’organizzazione. Nel corso del blitz che ha portato alla cattura di 14 dei 17 destinatari della misura, sono stati effettuati sequestri di eroina e marijuana, nonche’ smartphone e computer. E’ il risultato di una complessa attivita’ di indagine partita nel 2012 svolta dal commissariato di Modica, coordinato dalla Procura distrettuale antimafia di Catania. In azione anche la Squadra mobile di Ragusa.

Marijuana, eroina e cocaina inondavano il mercato di Modica, Pozzallo e Rosolini. Importanti le intercettazioni telefoniche e ambientali e il costante monitoraggio degli indagati. Il gruppo era composto anche di donne con legami sentimentali o di parentela con i capi, importanti nella gestione e nello sviluppo degli affari. Lo stupefacente veniva indicato con il termine “zucchero”, oppure “cd” o anche come pezzi di ricambio di autovetture. Alla stessa maniera gli indagati trattavano della riscossione dei crediti provento dello spaccio: “Devi essere un’ape, raccogli il piu’ possibile”. L’attivita’ investigativa ha consentito di individuare a Roma e Ragusa altri due albanesi che rifornivano abitualmente il gruppo attivo nel territorio modicano. Erano gli albanesi a tirare le fila dell’organizzazione con a capo Julian Hoxha. Un tunisino, Dakhil Majri, spacciatore attivissimo, era anche il custode dello stupefacente, mentre Algert Selmani, si occupava del trasporto e dello spaccio di droga.

Decisivo il ruolo di alcune donne: Erisa Gjonaj, convivente di Hoxha e sua stretta collaboratrice nell’occultamento e nello spaccio della droga, Martina Chiaramonte, fidanzata di Xhediljano Selmanaj; Fadwa Ghaggare Wudarczyk Justyna, convivente di Dakhil Mejri, che pagavano le partite di droga, le nascondevano e le spacciavano. Carmelo Baglieri, che si occupava dell’approvvigionamento a Ragusa presso un fornitore albanese e dello smistamento; Giorgio Selvagio e Giorgio Assenza, addetti alla rivendita al dettaglio a Modica. Le sorelle Lorenza e Mery Salonia, pur essendo all’epoca delle indagini agli arresti domiciliari, tramite loro corrieri, acquistavano lo stupefacente dal gruppo criminale, immettendolo, poi sul mercato di Pozzallo,permettendo all’organizzazione di espandere il proprio raggio d’azione. Sequestrati quantitativi di droga e una pistola a tamburo. Notevole l’impiego di uomini delle questure di Ragusa, Roma Cremona e Siracusa: oltre 130 unita’ con l’ausilio di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Catania, di Squadre Cinofile di Catania, Palermo e Vibo Valentia e del Reparto Volo di Palermo.

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