Barcellona, Koeman: “Messi? Non so se devo convincerlo a restare”

Barcellona, Koeman: “Messi? Non so se devo convincerlo a restare”
Ronald Koeman
20 agosto 2020

“È un sogno che si avvera per me essere qui”. Così Ronald Koeman seduto accanto a Josep Maria Bartomeu nell’Auditori 1999 del Camp Nou alla sua presentazione come nuovo tecnico del Barcellona. Koeman, 57 anni, è stato chiamato per il suo passato, ha giocato nel Barça per 6 anni vincendo 4 Liga di fila ed è “l’eroe di Wembley” suo il gol alla Sampdoria della prima Champions blaugrana nel 1992. “Non sono qui per fare una rivoluzione, ma per prendere decisioni. Dobbiamo vedere cosa è meglio per il club, se c’è da cambiare cambieremo, ma con comunicazione e rispetto. L’importante è cambiare l’immagine offerta la settimana scorsa contro il Bayern. Bisogna lavorare, lottare e tornare al vertice, la posizione che spetta a questo che è il miglior club del mondo”.

Nessun nome. Ma di Messi dice: “Dei singoli non parlo ma per Messi faccio un’eccezione, perché è un giocatore speciale e perché è il capitano del Barça. Non so se devo convincerlo a restare. Ciò che è chiaro è che Messi è il miglior giocatore del mondo e quindi è uno che vuoi con te e non con i tuoi avversari. Lavorare con Messi è speciale perché Leo vince le partite. Se Messi vuole restare, io sono felicissimo. Ha un contratto con il Barcellona, ci devo parlare anche perché è il capitano e spero che resti qui per tanti altri anni, magari. Ciò che gli dirò resterà tra noi, allenatore e capitano. Voglio sapere cosa pensa del Barça, poi starà a me prendere le decisioni che ritengo più opportune. E ripeto: Messi è un giocatore del Barça, ha un altro anno di contratto ed è un giocatore tanto importante che lo vuoi sempre nella tua squadra”.

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