Basta pillole, l’anticoncezionale è wireless

7 maggio 2014

Una ricerca che risale agli anni ’90 potrebbe mandare in soffitta pillole, portapillole, siringhe e sciroppi. Infatti, tra qualche anno i farmaci saranno somministratati attraverso microchip impiantato direttamente nei pazienti. Una vera e propria rivoluzione già dietro l’angolo che dovrebbe vedere la luce nel 2017 quando arriverà sul mercato a disposizione di tutti. L’idea non è però nuova e risale ai primi anni ’90 quando un gruppo di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology iniziò a lavorare al progetto.

I primi esperimenti nel 2012 con l’impianto di un microchip in otto donne affette da osteoporosi. Il dispositivo, ‘caricato’ con il necessario farmaco, rilasciò per ben quattro mesi le dosi regolari del medicinale altrimenti somministrabile solo attraverso iniezione. Indubbio il vantaggio per le pazienti resesi indipendenti da infermieri e dalla necessità di ricordare dosi e giorni di somministrazione. L’esperimento fu giudicato sicuro ed efficace.

Nel 2017 arriverà, quindi, il primo prodotto al pubblico distribuito dall’azienda statunitense MicroCHIPS. Con molta probabilità il primo farmaco reso disponibile con il nuovo sistema sarà un anticoncezionale attivabile e disattivabile in modalità wireless. Molti comunque gli usi che il chip potrebbe assolvere come ad esempio ‘occuparsi’ di patologie croniche o fungere da dispositivo di salvataggio, rilasciando farmaci per infarto, ictus o reazioni allergiche nei pazienti a rischio. Il microchip, impiantato e attivato comunque da un staff medico, potrebbe, infine, anche essere collegato direttamente agli studi medici e agli ospedali fornendo sempre in tempo reale i dati sulle cure seguite dai pazienti.

 

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