Cronaca

Battaglia legale Lamborghini: Elettra vs il marchio di famiglia

Elettra Lamborghini

Elettra Lamborghini, erede del celebre cognome e personaggio pubblico, è impegnata in una battaglia legale contro Automobili Lamborghini S.p.A. per il diritto a registrare il proprio nome come marchio per una linea di moda e cosmesi.

La Corte di Cassazione ha recentemente annullato una precedente sentenza a lei favorevole, stabilendo che la sua notorietà nel mondo dello spettacolo non basta a sovrastare i diritti del marchio automobilistico, storico e globale. La disputa, che solleva questioni cruciali sul confine tra identità personale e proprietà industriale, è stata rinviata a una nuova valutazione, lasciando la partita ancora aperta.

La cantante e influencer, nota per il suo stile trasgressivo e la massiccia presenza sui social, ha tentato di depositare il nome “Elettra Lamborghini” per commercializzare prodotti di bellezza e abbigliamento. Una mossa imprenditoriale naturale per un personaggio che ha costruito la sua figura pubblica anche su quel cognome, sinonimo di lusso sfrenato e performance automobilistiche.

Tuttavia, il peso di quel cognome si è rivelato un’arma a doppio taglio. Automobili Lamborghini, marchio iconico oggi controllato dal gruppo Volkswagen attraverso Audi, ha opposto una ferma resistenza, temendo un potenziale rischio di confusione per i consumatori e un indebolimento del proprio brand.

Un iter legale a ostacoli

La prima richiesta di registrazione era stata respinta dall’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi. In appello, tuttavia, la Commissione dei Ricorsi aveva dato ragione alla Lamborghini, riconoscendole una “notorietà” tale da giustificare un’eccezione.

“Un precedente europeo sembrava avvallare questa linea: quello del calciatore Lionel Messi, a cui era stato concesso di registrare il proprio marchio nonostante l’opposizione dell’azienda di abbigliamento ‘Massi’.”

La speranza di Elettra si è infranta contro il pronunciamento della Corte di Cassazione. I giudici di legittimità hanno ribaltato la decisione, affermando un principio chiaro: la fama nel settore dello spettacolo non può, da sola, prevalere sui diritti consolidati di un marchio storico e universalmente riconosciuto come Lamborghini.

Il nodo della buona fede e il retroscena familiare

La Corte ha quindi rimandato il caso alla Commissione, imponendo un esame più stringente. Per ottenere la registrazione, l’uso del marchio “Elettra Lamborghini” dovrà ora dimostrarsi continuativo, autentico, non contestato e, elemento cruciale, fondato sulla “buona fede”. Una richiesta che apre un’indagine approfondita sulle intenzioni e sulla prassi commerciale della discendente.

La vicenda ha profonde radici familiari. Ferruccio Lamborghini, nonno di Elettra, fondò l’azienda di automobili negli anni ’60, ma ne perse il controllo dopo una serie di turbolenze finanziarie. Dal 1998, il marchio è di proprietà di Audi e la famiglia Lamborghini non ha più alcun potere decisionale sul destino del proprio stesso cognome in ambito industriale.

A rappresentare Elettra Lamborghini in questa complessa tenzone legale sono gli avvocati Alessia Rizzoli e Vittorio Costa. Al tavolo opposto, Automobili Lamborghini si affida allo studio legale ADVANT Nctm. La partita, che ridefinisce i confini tra il diritto a sfruttare la propria identità e la tutela di un patrimonio industriale, è tutt’altro che chiusa, con il nuovo esame della Commissione che deciderà le sorti del brand “Elettra Lamborghini”.

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Redazione