Batterio killer in sala operatoria, 6 morti sospette

Un batterio nei macchinari utilizzati in sala operatoria per interventi al cuore avrebbe contagiato 18 persone in ospedali del Veneto (Vicenza, Padova e Treviso) e causato la morte di sei di queste. La denuncia è contenuta in un’interrogazione urgente del Pd del Veneto presentata alla Giunta. Si tratterebbe del batterio resistente agli antibiotici “Chimaera” “annidato in un macchinario utilizzato per il riscaldamento del sangue in fase di circolazione extracorporea”.

La denuncia è partita dal decesso di un anestesista del San Bortolo di Vicenza che era stato sottoposto circa due anni fa ad una operazione a cuore aperto. I decessi sospetti però sarebbero molti di più secondo l’interrogazione del Pd: “quattro nell’ospedale di Vicenza, una ciascuno a Padova e Treviso”. Secondo gli interroganti, inoltre, “già nel 2011 era stato lanciato un allarme in diversi Paesi e in Italia il ministero della Salute aveva rilanciato gli avvisi di sicurezza dell’azienda, l’ultimo nel novembre 2016, sulla disinfezione e pulizia dei dispositivi di riscaldamento e raffreddamento”.

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