Biennale Danza, Lucinda Childs Leone d’Oro alla carriera

Biennale Danza, Lucinda Childs Leone d’Oro alla carriera
23 giugno 2017

Lucinda Childs, icona della danza post moderna americana degli anni `70, pioniera di quel minimalismo astratto che influenzerà generazioni di artisti in tutto il mondo, a inaugurare l`11esimo Festival Internazionale di Danza Contemporanea. Leone d’oro alla carriera. Leone d’oro alla carriera, la coreografa americana è al centro della giornata inaugurale, venerdì 23 giugno, con tre spettacoli: Katema e Dance II in Campo S. Agnese (ore 11.30), originariamente due assoli che la Childs ha sviluppato in lavori d’ensemble, e il capolavoro Dance, in scena al Teatro alle Tese dopo la cerimonia di consegna del Leone d’oro (ore 21.30). Opera coreografica creata nel 1979, Dance è ormai un classico del repertorio della danza contemporanea mondiale e ci racconta della straordinaria stagione d’oro degli anni `70 a New York, dove artisti di differenti discipline si incontravano e collaboravano, l’arte usciva dai teatri e dalle gallerie per andare nelle strade, arrampicarsi sui grattacieli ed entrare nei loft.

Così Dance vede insieme tre dei più importanti nomi di quella straordinaria stagione creativa: Lucinda Childs per la coreografia, Philip Glass per la musica e Sol LeWitt per il film-scenografia che riproduce in perfetto sincrono i movimenti dei danzatori. Prima di Dance la Childs aveva già collaborato con Philip Glass partecipando alla celebre opera di Robert Wilson Einstein on the beach, presentata per la prima volta in Italia alla Biennale Teatro di Luca Ronconi nel 1976. Rinnovando la collaborazione con Glass scrive la Childs: “Ho sviluppato il materiale per i danzatori che né illustra né contraddice la sua musica ma piuttosto stabilisce un dialogo tra la sua musica e la mia coreografia, che a sua volta evolve in una sorta di contrappunto visuale”. Il contrappunto di cui parla la coreografa, tra ritmo del movimento e musica, viene amplificato dal contrappunto visivo creato dal film di LeWitt. Dance è riproposto per la prima volta in Italia nella sua versione integrale, con il film-décor in rigoroso bianco e nero, proiettato su uno schermo trasparente sul fondo della scena, che l’artista americano Sol LeWitt aveva creato originariamente per accompagnare e moltiplicare il movimento dei danzatori in scena. Nella messa in scena di oggi i danzatori ripresi nel film di LeWitt del 1979, tra i quali danza la stessa Childs, dialogano con i corpi in scena degli undici interpreti della nuova compagnia di Lucinda Childs, riattualizzando la coreografia alla luce del contrasto tra la fisicità dei danzatori degli anni settanta e dei danzatori di oggi.

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