Cronaca

Bimba morta su pista sci, indagati 4 gestori impianti

Quattro indagati per la morte di Camilla, la bimba di 9 anni caduta sugli sci e poi finita contro una barriera, sotto gli occhi del padre, su una pista di Sauze d’Oulx, in Valle di Susa. La Procura di Torino ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, mentre ieri, alle camere mortuarie dell’ospedale Sant’Anna, sorretti da una ventina di amici, sono arrivati i genitori per un ultimo saluto alla figlioletta. La piccola sciava con il padre e un amico sulla pista ‘Imbuto’, cosi’ chiamata per un restringimento con un passaggio obbligato tra le rocce, quando ha perso il controllo degli sci ed e’ caduta a valle per circa 50 metri andando a schiantarsi contro una barriera frangivento.

Un altro grave incidente e’ stato registrato ieri a Sappada, nel Bellunese: una bimba di nove anni e’ rimasta gravemente ferita insieme con una ragazza di 19, le cui condizioni sono migliori, dopo uno scontro avvenuto mentre sciavano nel corso di un allenamento su una pista nera. La piccola, residente vicino a Udine, ha riportato un forte trauma toracico e fratture in varie parti del corpo, ed e’ stata trasportata in elicottero all’ospedale di Udine, in codice rosso. Migliori le condizioni dell’altra protagonista dell’incidente, una ragazza di 19 anni, di Arta Terme (Udine), che ha riportato una frattura a una gamba ed e’ stata ricoverata all’ospedale di Pieve di Cadore (Belluno). Tornando al caso della bimba romana morta sulle piste di Sauze d’Oulx, sara’ l’autopsia, disposta dai pm Vincenzo Pacileo e Giovanni Caspani, a stabilire se il trauma che l’ha uccisa e’ stato provocato dalla caduta o dall’impatto con la barriera.

Gia’ mercoledì, subito dopo l’incidente, i carabinieri di Oulx hanno sequestrato il paravento, il casco, le bacchette e gli abiti della piccola. Nei prossimi giorni i militari effettueranno un sopralluogo sul posto della tragedia, mentre in queste ore sono in corso accertamenti e perizie sulle barriere in prossimita’ delle piste. I magistrati torinesi hanno iscritto nel registro degli indagati alcuni dirigenti ed ex dirigenti della Sestrieres Spa, che gestisce gli impianti del comprensorio della Via Lattea. Si tratta di Alessandro Perron Cabus, amministratore delegato della societa’, Alessandro Moschini, direttore delle piste, Vittorio Salusso, ex direttore piste e Cristina Chianale, direttore dei lavori quando vennero installate le barriere. I quattro risultano gia’ indagati per omicidio colposo nell’inchiesta sulla morte di un altro sciatore, Giovanni Bonaventura, avvenuta il 30 gennaio dello scorso anno a poca distanza dal luogo dell’incidente dell’altro ieri.

Il giovane, ingegnere siciliano di 31 anni, era sulla pista da sci del Monte Fraiteve quando e’ andato a sbattere contro un paravento in legno. I due fascicoli sono confluiti in un unico procedimento. Nei prossimi giorni, i carabinieri sentiranno il padre della bimba, Francesco Compagnucci, ancora sotto shock. La piccola Camilla e’ precipitata davanti ai suoi occhi e vani sono stati i tentativi di rianimarla. Residente a Roma, il papa’ aveva portato la figlia in montagna per le vacanze di Natale. Erano ospiti di amici a Sauze d’Oulx e per sciare avevano scelto la giornata perfetta: sole, senza un filo di vento. Mercoledì, verso le 14.30, hanno raggiunto la vetta del Monte Fraiteve e hanno iniziato la discesa. Poi la tragedia.

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