Blocco governatori del Nord contro i migranti: da noi porte chiuse

Blocco governatori del Nord contro i migranti: da noi porte chiuse
7 giugno 2015

di Giuseppe Novelli

I governatori di centro destra delle regioni del Nord alzano il muro contro i migranti: non ne accoglieremo altri. Maroni, Zaia e Toti all’unisono contro le disposizioni del governo per la distribuzione su base regionale delle migliaia di immigrati che continuano ad atterrare sulle coste del Sud d’Italia. “Ho deciso di scrivere una lettera ai Prefetti per diffidarli dal portare qui in Lombardia nuovi clandestini – ha annunciato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni – e ho deciso di scrivere ai sindaci per dirgli di rifiutarsi di prenderli, mentre ai sindaci che dovessero accoglierli ridurremo i trasferimenti regionali, come disincentivo, perché non devono farlo e chi lo fa, violando la legge, subirà questa conseguenza”. “Nei prossimi giorni – ha aggiunto Maroni – voglio incontrare Toti e Zaia per fare fronte comune e assumere iniziative comuni, come diffidare i prefetti e dire ai sindaci delle nostre regioni che se accolgono in clandestini e violano le norme non avranno più i contributi regionali”, ha spiegato Maroni. Gli ha fatto eco Giovanni Toti, neo governatore della Liguria: “L’ho già detto: non accoglieremo altri migranti come faranno Lombardia, Veneto e Val d’Aosta. L’intervento di Maroni è legittimo”. Quello dei migranti, ha proseguito, “è un problema che dovrebbe essere risolto a monte e invece viene scaricato a valle”. Maroni ha inoltre ha lanciato un sondaggio sul suo profilo twitter in cui chiede un parere sulla sua proposta di dire basta all’accoglienza di migranti in Lombardia.

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DIFFIDA AI PREFETTI “Domani invio lettera ai Prefetti lombardi diffidandoli dal mandare immigrati clandestini in giro per la Lombardia. Siete d’accordo?” chiede Maroni in un tweet e in quello successivo scrive: “I sindaci lombardi devono rifiutarsi di accogliere clandestini mandati da Roma. Se li prendono taglio contributi regionali. Siete d’accordo?”. Posizioni di fermezza condivise anche nelle parole di Luca Zaia, governatore del Veneto: “Smettiamola con l’illusione di poter sopportare e gestire un esodo biblico. Il Veneto è una bomba che sta per scoppiare”. “In Veneto abbiamo 514mila immigrati regolari, pari a quasi l’ undici per cento della popolazione. Di questi, 42mila non hanno un lavoro. Insieme a Emilia Romagna e Lombardia siamo i più accoglienti. Basta”. “L’ospitalità diffusa – ha aggiunto – non è altro che un invito alla dispersione sul territorio. Lo sanno tutti, i migranti per primi. Solo gli ipocriti possono pensare che tendopoli improvvisate o caserme dismesse da trent’anni e inabitabili per ogni essere umano, possano essere una soluzione idonea”. Le alternative? “Centri di prima accoglienza gestiti in loco dalla comunità internazionale, la stessa che in Libia ha combinato quel casino. Tocca all’Europa mettere d’accordo le varie fazioni”.

CHIAMPARINO ALL’ATTACCO Le proposte avanzate dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni sulla questione immigrati sono illegittime e diverse dalla posizione della Conferenza delle Regioni. Così il governatore del Piemonte e presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino. “Mi stupisco che Maroni non si sia accorto che la campagna elettorale è finita: le proposte da lui avanzate sono chiaramente illegittime e in ogni caso se lui procedesse su questa linea sarebbe più che giusto che il governo togliesse alla Lombardia, al Veneto e alle altre Regioni che condividano queste posizioni i finanziamenti che Maroni vuole togliere ai Comuni che ospitano i profughi”.

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BIANCO “E’ farneticante la minaccia ai Comuni”,  afferma il sindaco di Catania e presidente del Consiglio nazionale dell’Anci Enzo Bianco. “Ridicola la diffida ai prefetti- aggiunge -. Masochistica l’idea di rifiutare il principio della condivisione proprio nel momento in cui l’Europa sta per accertare le quote dei migranti da condividere fra tutti i Paesi dell’Unione”. “E noi? Noi, che da due anni, con i nostri volontari, abbiamo salvato e ospitato decine di migliaia di disperati, due terzi dei quali hanno diritto all’asilo? – dice – Ora che anche le navi di altri Paesi cominciano a fare il loro dovere e l’Europa si sveglia dal suo torpore, è così che l’Italia risponde?” “Chi ha un impegno tanto importante come quello di amministrare i nostri territori dovrebbe tenere atteggiamenti responsabili ed affrontare i problemi, invece di abbandonarsi a un facile quanto dannoso populismo. Essere poveri di umanità – conclude Bianco – è la miseria più grande”.

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