Cadavere di donna in sacco a pelo, arrestata la nuora

Cadavere di donna in sacco a pelo, arrestata la nuora
13 gennaio 2020

Ad uccidere Maria Gaggioli, la 76enne ex funzionaria della Regione Toscana il cui cadavere venne trovato dentro un sacco a pelo il 3 agosto scorso in un fosso lungo la Vecchia Aurelia a Riotorto (Livorno), fu una dose letale di Duotens. La donna lo assumeva per curare la pressione alta ma per gli inquirenti la nuora, Adriana Gomes, 32 anni, di origine brasiliana, le avrebbe somministrato una quantita’ massiccia del medicinale, sciolta nel caffe’, il 26 luglio precedente, causandone il decesso. Gli esami tossicologici avrebbero svelato un quantitativo 10 volte superiore a quanto prescritto oltre a un ansiolitico, Alprazolam, in dosi 20 volte superiori al dovuto. Omicidio volontario e occultamento di cadavere le accuse che, in esecuzione di misura di custodia cautelare, hanno portato in carcere Gomes. I carabinieri di Livorno, che con i colleghi di Piombino hanno condotto l’inchiesta coordinata dalla procura livornese, l’hanno arrestata sabato nella casa a Scarlino Alto (Grosseto) dove si era trasferita da poco con i tre bambini e il marito, Filippo Andreani, il figlio della vittima.

L’uomo resta tuttora indagato in concorso per i reati contestati alla compagna, tranne che per truffa aggravata e indebito utilizzo di carte di pagamento, accuse contestate alla 32enne per essersi fatta accreditare la pensione di agosto della suocera sul suo conto e aver prelevato 250 euro con il bancomat della vittima. Il movente dell’omicidio sarebbe da ricercare nel rapporto “assolutamente conflittuale” con la suocera che viveva con figlio, nuora e nipoti in una casa di appena 60 mq a Riotorto. L’ultimo screzio potrebbe essere stato, per l’accusa, l’intenzione della 32enne di voler tornare a vivere in Brasile. La nuora sarebbe stata comunque l’ultima persona a vedere in vita l’ex funzionaria: ai carabinieri, cosi’ e’ emerso, avrebbe raccontato che la sera del 26 luglio aveva preso un caffe’ con la suocera e che proprio in quell’occasione la 76enne le avrebbe confidato di voler essere seppellita nel cimitero di Follonica accanto al marito scomparso 7 anni fa, senza alcun rito e senza che nessuno lo sapesse.

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L’anziana sarebbe poi morta quella notte stessa: a scoprirlo, sempre secondo il racconto della 32enne, solo la nuora che avrebbe nascosto il cadavere sotto a un letto nella camera dei bambini per due giorni per poi, sempre da sola, metterlo nel sacco a pelo e caricarlo in auto per portarlo a Follonica e lasciarlo accanto alla tomba del suocero. Salvo dover desistere, gettando la salma nel fosso a Riotorto, per una guasto all’auto. Una versione “incredibile” per il gip, cosi’ e’ scritto nell’ordinanza, e alla quale gli inquirenti non hanno mai creduto arrivando a chiedere l’arresto una volta avuti alcuni riscontri probatori.

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