Cade il veto turco, Svezia e Finlandia verso l’ingresso nella Nato

Cade il veto turco, Svezia e Finlandia verso l’ingresso nella Nato
La premier svedese Magdalena Andersson e la premier finlandese Sanna Marin
29 giugno 2022

Superato il veto della Turchia all’ingresso nella Nato di Svezia e Finlandia, e “finalizzato” il nuovo Concetto strategico che dopo dodici anni dall’ultima stesura indicherà le linee guida dell’Alleanza Atlantica: il vertice di Madrid non è ancora ufficialmente iniziato, ma i due risultati principali che si attendevano sono già a portata di mano. E Palazzo Chigi mostra soddisfazione: “Il vertice di domani (oggi, ndr) parte bene”. Mario Draghi è appena atterrato a Madrid, proveniente dal G7 di Elmau, quando arriva la fumata bianca dal negoziato che coinvolgeva Turchia, Svezia e Finlandia. Ci sono volute circa 4 ore, ma alla fine i tre Paesi trovano l’intesa sul memorandum che sblocca l’impasse: si assicurano “sostegno reciproco” contro le minacce alla sicurezza, e soprattutto sono arrivate le rassicurazioni che Ankara

cercava rispetto al venire meno della protezione offerta dai Paesi scandinavi ai membri del Pkk.

Mentre i leader sono alla cena di gala offerta dal re Felipe VI, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg ieri in conferenza stampa conferma la luce verde a Svezia e Finlandia. I due paesi nordici modifichino la loro legislazione con un giro di vite che consenta l’estradizione degli individui accusati di terrorismo, ma nel rispetto della convenzione europea sull’estradizione e dello stato di diritto, afferma, in sostanza, il Stoltenberg. Il segretario generale della Nato ricorda che il memorandum è il prodotto di un intenso lavoro durato per diverse settimane da parte dei funzionari dei tre paesi a Bruxelles e anche per telefono, completato poi dell’incontro al più alto livello che si è svolto questo pomeriggio a Madrid.

“Ci siamo incontrati, in una atmosfera costruttiva, abbiamo discusso e trovato una buona soluzione. A volte – afferma il segretario generale della Nato – è necessario incontrarsi nella stessa sala al livello più alto, e oggi (ieri, ndr) a Madrid siamo riusciti a superare le preoccupazioni che la Turchia aveva sollevato. Ora anche la Turchia appoggia la finalizzazione dell’adesione di Finlandia e Svezia”. A un giornalista che chiedeva che significa per giornalisti curdi e gli esponenti dell’opposizione turca rifugiatisi in Svezia e Finlandia, Stoltenberg risponde: “Leggerete molto presto che cosa prevede riguardo all’estradizione il testo del memorandum, sarà pubblicato sul sito della Nato. Finlandia e Svezia sono pronti a lavorare con Turchia sulla estradizione degli individui sospetti, ma questo – precisa – deve avvenire secondo la convenzione europea sull’estradizione e nel rispetto dello stato di diritto nei due paesi interessati”. Questo vuol dire che “quando ci saranno accuse provate riguardo ad attività criminali e terroristiche, la Svezia e la Finlandia faranno quello che è previsto dalla loro legge”.

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Secondo l’accordo, “la Turchia sosterrà la domanda d’adesione, e la Finlandia e la Svezia prenderanno delle misure, compreso un giro di vite nella loro legislazione contro il terrorismo”, aggiunto Stoltenberg. Svezia e Finlandia “nel memorandum affermano chiaramente che lavoreranno insieme con la Turchia contro il terrorismo in modo solidale”, che daranno “pieno supporto alla Turchia contro le minacce alla sua sicurezza, e la Turchia farà lo stesso con loro. Inoltre, Svezia e Finlandia ribadiscono la condanna del terrorismo in ogni sua manifestazione”. E ancora, sarà tolto l’embargo sull’esportazione di armi verso la Turchia che i due paesi nordici avevano in vigore (come d’altra parte anche la Germania), e questo, dice il segretario generale, “è positivo perché non è una buona cosa avere questo tipo di embargo fra paesi alleati”. D’altra parte il Pkk, il Partito dei lavoratori curdi, è già considerato una organizzazione terrorista secondo la lista dell’Ue. Non è invece nella lista l’altra organizzazione curda che ha combattuto contro l’Isis in Siria, l’Ypg, che invece la Turchia considera terroristi e combatte.

Replicando a una domanda su questo punto, Stoltenberg si limita a dire: “Finlandia e Svezia vedono il Pkk come una organizzazione terroristica e i suoi esponenti come persone responsabili di attacchi terroristici. Il memorandum riflette questa realtà. Sono fiducioso che i tre paesi rispetteranno il Memorandum”. Quanto al tempo, infine, ci vorrà prima che Svezia e Finlandia entrino nella Nato? “E’ difficile immaginare un processo più rapido come quello finora”, a causa della pressione esercitata dalla guerra russa in Ucraina, dice il segretario generale della Nato, concludendo che i tempi per l’adesione saranno decisi “dai parlamenti dei 30 paesi membri che dovranno ratificarla”. Sarà Stoltenberg oggi alle 10 ad aprire ufficialmente il vertice al centro congressi della Fiera di Madrid, insieme al premier spagnolo Pedro Sánchez A seguire la foto di famiglia, poi la sessione di lavoro della mattina, che vedrà in apertura un intervento del Presidente ucraino Zelensky: “I leader avranno un confronto tanto sull’attualità e le prospettive del conflitto in Ucraina, quanto sulle sue implicazioni per la Nato. Il rafforzamento della postura di deterrenza e difesa della Nato sul fianco Est, sarà uno dei temi al centro della prima sessione di lavoro”, fanno sapere da palazzo Chigi. Nel pomeriggio un’altra sessione di lavoro, poi alle 19 la cena informale offerta da Sánchez al Museo del Prado. I lavori proseguiranno domani, giovedì 30, con la cerimonia di firma dell`Innovation Fund Letter of Commitment, alle 9,45, seguita dalla terza sessione di lavoro.

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Per ora nessuna indicazione su eventuali incontri bilaterali di Mario Draghi, da Palazzo Chigi arriva solo l’indicazione che “gli alleati analizzeranno l`andamento e le prospettive del conflitto in Ucraina e le sue implicazioni per la Nato, specie in termini di sostegno a Kiev, il rafforzamento della postura di deterrenza e difesa alleata e la richiesta di adesione alla Nato di Finlandia e Svezia”. Il Vertice sarà l`occasione per gli alleati di concordare il nuovo Concetto strategico della Nato, “un progetto per l’adattamento dell`Alleanza a una nuova realtà della sicurezza per i prossimi anni” che è stato finalizzato proprio in queste ore. “Di particolare rilievo – sottolineano da Palazzo Chigi – è il fatto che per la prima volta in un Concetto Strategico Nato sia dedicato spazio alla Cina, e che siano stati invitati anche i quattro Partner dell`Asia Pacifico Australia, Nuova Zelanda, Corea del Sud e Giappone – oltre a Finlandia, Svezia, Ucraina e Georgia, e ai Presidenti del Consiglio Europeo e della Commissione Europea.

Durante il Summit verrà riaffermato il legame transatlantico tra il Nord America e l’Europa, che resta il fondamento della sicurezza condivisa. L`Informal Transatlantic Dinner, presieduto dal Primo Ministro spagnolo Pedro Sanchez, con la partecipazione di tutti i Capi di Stato e di Governo Nato e UE, oltre ai Presidenti UE von der Leyen e Michel e al Segretario Generale Stoltenberg, costituisce un importante momento per la valorizzazione di questo legame e della natura strategica del partenariato Nato-UE”. Infine, “i lavori si concentreranno anche sulla cooperazione con i partner più stretti della Nato, a partire dalle richieste di adesione di Finlandia e Svezia all`Alleanza, su cui è auspicabile compiere passi significativi. Guardando al futuro, i leader prenderanno decisioni per il lancio di un nuovo Fondo per l’innovazione per investire nelle tecnologie emergenti. Al vertice verrà discusso anche il tema del cambiamento climatico, con una nuova metodologia per mappare le emissioni di gas serra militari come strumento per aiutare la Nato a contribuire all’obiettivo di Net Zero”.

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