Calcio Serie A: Roma convincente, Sassuolo ritrova la vittoria

Giallorossi superano 2-0 l’Hellas con Dovbyk e Soulé. Sassuolo torna al successo contro l’Udinese, storico 0-0 tra Pisa e Fiorentina, Camarda da record a 17 anni.

(foto x.com/OfficialASRoma)

La quinta giornata di Serie A ha regalato emozioni forti e verdetti pesanti. Il Sassuolo ritrova il successo, il Derby dell’Arno si chiude con un pareggio storico, mentre Francesco Camarda firma il suo primo gol in massima serie. Una domenica di calcio che ha lasciato il segno su ogni campo.

Sassuolo-Udinese 3 – 1

Il Sassuolo torna al successo e si impone con un netto 3-1 sull’Udinese in un lunch match della quinta giornata di Serie A. Una prova di forza e carattere per gli emiliani, che hanno chiuso la contesa nel giro di quattro minuti.

La firma di Laurienté e il crollo udinese

La partita ha preso subito una direzione precisa, con il Sassuolo aggressivo e in copertura. A guidare la carica è stato Armand Laurienté, regista e marcatore della manovra offensiva. La sua conclusione al volo ha scavalcare la difesa, trovando l’incrocio dei pali.

Pochi minuti dopo, è stata la sua velata per Ilias Kone a suggellare il raddoppio, con il canadese abile a depositare in rete da pochi passi. Di fronte, l’Udinese è sembrata smarrita, incapace di reagire ai gol subiti e beffata dall’arbitro e dal VAR in due diverse situazioni potenzialmente decisive.

La reazione friulana e il sigillo di Iannoni

Nonostante le amarezze, nella ripresa la squadra di Andrea Sottil ha trovato un guizzo di orgoglio. Sfruttando un errore del portiere Muric, rimasto troppo centrale su un tiro di Atta, Festy Ebosele ha raccolto il pallone respinto e servito Davis per il gol del momentaneo 2-1.

La speranza di un recupero, però, si è spenta nel finale quando Edoardo Iannoni, alla sua seconda presenza in Serie A, ha trovato il suo primo gol in carriera, chiudendo i conti e regalando ai padroni di casa tre punti pesantissimi in chiave salvezza.

Roma-Verona 2 – 0

La Roma di Gian Piero Gasperini prosegue la sua marcia di avvicinamento alla vetta, superando 2-0 un ostico Hellas Verona all’Olimpico. Reti decisive, una per tempo, di Artem Dovbyk nel primo mezzo e di Matias Soulé nel secondo. Dovbyk rompe l’equilibrio, Orban spreca il pareggio

L’avvio di partita è stato un monologo della squadra di casa, capace di andare in vantaggio dopo soli sette minuti con una potente incornata di Dovbyk su cross preciso di Celik. Il Verona, però, non si è dato per vinto e ha imbastito una serie di azioni pericolosissime.

Tutte concluse da Gift Orban. L’attaccante, da pochi metri, ha prima trovato la deviazione provvidenziale di Svilar, poi ha colpito addirittura una clamorosa traversa con la porta spalancata, lasciando sul campo l’occasione più grande per il pari.

Svilar muro invalicabile, Soulé chiude la pratica

Dopo l’intervallo, le squadre hanno continuato a studiarsi, con la Roma in cerca del raddoppio e il Verona sempre pericoloso in contropiede. A tenere in scia il risultato è stato il portiere giallorosso Mile Svilar, autore di parate decisive e sicuro su ogni lancio lungo.

La sicurezza dietro ha permesso ai capitolini di alzare il ritmo e, nell’azione che ha spezzato ogni residua ansia, è stato Soulé a sfruttare un perfetto inserimento per battere Pandur e fissare il punteggio sul 2-0, prima del gol annullato a Orban per un tocco di mano nel finale di gara.

Pisa-Fiorentina 0 – 0

Dopo 34 anni di attesa, il Derby dell’Arno ritorna in Serie A e regala emozioni, polemiche e un pareggio per 0-0 tra Pisa e Fiorentina. All’Arena Garibaldi, i nerazzurri sono partiti a razzo, colpendo una traversa con Nzola.

La partita è esplosa subito, con il Pisa che ha cercato subito lo stordimento e ha sfiorato il vantaggio con Nzola, la cui conclusione ha tremato sul legno. Anche i viola, dopo una fase di assestamento, hanno creato occasioni con Kean.

L’attaccante è stato abile a trovarsi più volte in posizione irregolare. Nella ripresa, l’infortunio di Aebischer e l’ingresso del debuttante Hojlund hanno dato nuova linfa alla Fiorentina, senza però scalfire la compattezza della retroguardia toscana.

Il caos VAR e il risultato che non si sblocca

La seconda frazione è stata marchiata dall’incubo VAR per entrambe le squadre. Al 71′, Meister ha illuso i tifosi di casa con un sinistro vincente, ma la moviola ha rilevato un netto tocco di mano del giocatore del Pisa in azione.

Pochi minuti dopo, sono stati i nerazzurri a protestare vivacemente per un contatto di palla con il braccio di Pongracic nella propria area di rigore, non sanzionato dall’arbitro. Nel finale, entrambe le compagini hanno cercato la rete della vittoria, ma il punteggio non è più cambiato.

Lecce-Bologna 2 – 2

Serata magica al Via del Mare, dove il Lecce e il Bologna hanno dato vita a un pareggio spettacolare, 2-2, all’insegna di un finale che resterà nella storia. Protagonista assoluto il giovane Francesco Camarda, entrato nel secondo tempo.

Coulibaly e Orsolini, il match vive su due velocità

L’incontro è stato subito in lecca, con il Lecce in pressing alto e concretizzazione al 14° con Coulibaly, bravo a ribadire in rete una respinta di Skorupski. I padroni di casa hanno continuato a spingere, sfiorando il raddoppio con un tiro di Tete Morente.

Sul filo dell’intervallo, però, un fallo di Kouassi su Dallinga ha concesso al Bologna un rigore, trasformato con freddezza da Orsolini per l’1-1.

La doppia beffa bolognese e l’eroe inaspettato

Nella ripresa, il Lecce ha riprovato a portarsi avanti, ma è stato il Bologna a mostrare la propria efficacia in zona goal: al 70′, una conclusione di Odgaard, deviata da Tiago Santos, ha superato l’estremo difensore Falcone per l’1-2.

Nonostante lo svantaggio, i giallorossi non si sono arresi e, nell’ultimo disperato assalto, hanno trovato il premio meritato con l’astro nascente Camarda, lanciato in area su calcio d’angolo e abile a staccare più alto di tutti e insaccare con un preciso colpo di testa, scatenando il tripudio dei tifosi di casa.