Dodicesima giornata di serie A con un campionato sempre piu’ incerto e avvincente. In teoria, se le romane dovessero vincere i recuperi avremmo 5 squadre in soli 2 punti nella parte alta della classifica. Complici gli stop inaspettati di Napoli e Inter, fermati sul pareggio, rispettivamente, dal Chievo a Verona e dal Torino a domicilio. Anche la Juve, pero’, vince a fatica contro il fanalino di coda Benevento e la stessa Roma soffre oltremodo la Fiorentina nel primo tempo per poi dilagare nella ripresa. Gli addetti ai lavori sono concordi nel ritenere che lo scudetto verra’ deciso dagli scontri diretti. Vero, ma non in assoluto. Le fatiche delle coppe europee pesano e questo turno lo ha dimostrato. Inoltre, la frenata di Napoli e Inter puo’ anche essere imputata al turn over a cui raramente ricorrono Sarri e Spalletti, a differenza di Juve, Roma e Lazio che, di solito, attuano una consistente rotazione dei giocatori. In aggiunta, nonostante il divario tecnico, alcuni campi non sono facilmente espugnabili: leggasi Genova sponda Samp, Bergamo, Firenze, Torino di Mihalovich. Il campionato riprendera’ sabato 18 novembre con due anticipi di lusso: Roma-Lazio e Napoli-Milan. Il giorno dopo due gare molto interessanti come Sampdoria-Juventus e Inter-Atalanta. La classifica si potrebbe allungare. Intanto, tifiamo per la nazionale che venerdi’ e lunedi’ prossimi affronta la Svezia nel doppio spareggio per andare ai mondiali di Russia 2018. Poi, sara’ tour de force fino alla Befana: per le big 8 partite di serie A, due gare europee, piu’ la coppa Italia. Per Roma e Lazio i recuperi contro Samp e Udinese probabilmente dopo la meta’ di dicembre. Insomma, non ci si ferma un attimo. Forse piu’ degli scontri diretti sara’ decisivo proprio il turn over.