Economia

Cantiere dl Sostegno: da indennizzi a stop licenziamenti. Corposo capitolo fiscale

Dalla proroga al 30 giugno dello stop ai licenziamenti alla Cig-Covid per l’intero anno; dagli indennizzi da erogare a circa 2,7 milioni tra imprese e professionisti ai congedi per i genitori alle prese con le classi in quarantena. Ma anche l’ipotesi di stralcio delle cartelle fiscali degli anni dal 2000 al 2015 (fino a 5mila euro comprensivi di sanzione e interessi) e il rinvio di due mesi per la ripresa degli invii di nuove cartelle e delle rate del pagamento della ‘rottamazione ter’ e del ‘saldo e stralcio’. E in piena nuova ondata di Coronavirus: altri 2 miliardi per il piano vaccini. Comincia a prendere corpo il dl Sostegno tra le prime bozze e le dichiarazioni degli esponenti del governo. Il provvedimento, che di fatto è il Ristori quinquies per il quale è stato autorizzato più di un mese fa uno scostamento di bilancio di 32 miliardi di euro, dovrebbe essere sul tavolo di Palazzo Chigi “auspicabilmente entro la prossima settimana”, ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, il quale ha precisato che sono in corso le “interlocuzioni necessarie” per definire gli interventi.

Il decreto, ha spiegato Giorgetti durante il question time alla Camera, è “ispirato a una radicale semplificazione e immediatezza delle attuali procedure” con il superamento dello “schema normativo” dei “codici Ateco e favorendo gli automatismi della erogazione in tutti i casi in cui ciò risulta possibile e prevedendo anche in modo opzionale la possibilità di compensazione in sede di dichiarazione F24”. La stessa scelta di ribattezzare il provvedimento con un nuovo nome indica la volontà di marcare una discontinuità con i Ristori del governo giallo-rosso. Sul tema dei congedi parentali è tornata la ministra della famiglia, Elena Bonetti: “il prossimo decreto ripristina i congedi parentali, il diritto allo smart working e il sostegno economico per esempio per le spese domestiche, come le baby sitter”, come anche risorse per potenziare la Didattica a distanza nelle scuole. Nello schema di decreto circolato questa mattina ci sono diversi interventi. E’ una bozza provvisoria che subirà modifiche e integrazioni nelle riunioni tecniche e di governo che si stanno intensificando in questi giorni. Queste le principali misure su cui si sta lavorando.

FISCO. Tra le ipotesi c’è lo stralcio per le cartelle fiscali fino a 5mila euro comprensivo di sanzione e interessi dagli anni 2000 al 2015. E’ poi prevista una nuova sospensione fino al 30 aprile, cioè fino all’attuale termine dello stato di emergenza, per l’invio di nuove cartelle e il pagamento delle rate della ‘rottamazione ter’ e del ‘saldo e stralcio’ (dopo il comunicato stampa del Mef arrivato nel fine settimana che a ridosso della scadenza del 28 febbraio annunciava ai contribuenti un intervento a breve). Ieri il premier Mario Draghi ha ricevuto il direttore dell’Agenzie delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. Il colloquio è durato circa due ore è dovrebbe aver toccato tutti i punti salienti del corposo capitolo fiscale.

LAVORO. Rifinanziamento della Cig-Covid non più a settimane ma per tutto l’anno e la proroga dello stop dei licenziamenti al 30 giugno (la ripresa della possibilità di licenziare è prevista al momento dal primo aprile).

INDENNIZZI IMPRESE. Vanno in soffitta i codici Ateco che avevano di fatto escluso categorie colpite dalle restrizioni anti-Covid e si passerà a risarcimenti “a fondo perduto” per circa 2,7 milioni di imprese e professionisti. Gli indennizzi dovrebbero arrivare a chi ha un fatturato fino a 5 milioni e potrà dimostrare la perdita del 33% della media mensile del fatturato dell’anno 2019 con la media mensile del fatturato 2020. La percentuale di risarcimento sarà tarata sul fatturato. Prevista la creazione di una nuova piattaforma Sogei per le erogazioni e si punta a risarcire l’intera platea entro il 30 aprile.

FILIERA NEVE. Per la filiera neve oltre agli indennizzi a fondo perduto, dovrebbero arrivare 600 milioni di euro.

PIANO VACCINAZIONI. In arrivo 2 miliardi di euro per il finanziamento di: vaccini, antivirale, trasporto e somministrazione. In prima battuta dovrebbero essere coinvolti i medici di famiglia e poi “anche i farmacisti”.

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