Caos alla Camera, lite su mascherine: “I colleghi sputacchiano”

14 maggio 2020

Tensione nell’aula della Camera, stamani, durante l’esame del dl lockdown, il decreto 19 del 25 marzo 2020, quando, discutendo tra maggioranza e opposizione su un ordine del giorno sui lavoratori frontalieri, scoppia una lite sull’uso delle mascherine in aula tra accuse di sputi e insulti.

“E’ molto grave quello che sta accadendo, attiene all’indecenza di minacce ripetute nei gesti e nelle parole dai banchi e attiene anche alla sicurezza di tutte e di tutti noi, è obbligatorio l’uso della mascherina, non è un gioco, non è teatro” sbotta Nicola Fratoianni (Leu) sostenendo che colleghi “della Lega e della destra” si tolgono le mascherine per urlare e “sputacchiano” non rispettando le norme per arginare i contagi da coronavirus. Fratoianni poi si rivolge direttamente alla presidenza dell’aula guidata da Fabio Rampelli (Fdi) per chiedere un intervento.

“Non intendo continuare a lavorare in un’aula dove per insultare e minacciare colleghi deputati della Lega, della destra, continuano a togliere la mascherina e a sputacchiare in quest’aula. E’ una vergogna”. Quindi è Rampelli a richiamare i deputati e a invitarli a “mantenere un atteggiamento consono” con la minaccia di sospendere la seduta. A Fratoianni ribatte il deputato del Carroccio Edoardo Ziello secondo il quale “nessun deputato della Lega sputacchia, l’unico che lo fa per insultarci è Fratoianni”. L’aula viene poi effettivamente sospesa per cinque minuti.

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