Caos scuole, Bianchi: rientro in presenza. Ma presidi chiedono Dad

Caos scuole, Bianchi: rientro in presenza. Ma presidi chiedono Dad
7 gennaio 2022

Le scuole riaprono in presenza, e in sicurezza. Non si torna indietro. La posizione del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi è chiara: dal 10 gennaio tutti in aula, con le nuove disposizioni su quarantene e positività decise nel nuovo decreto con le misure anti-Covid. Gli fa eco il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, che sottolinea come “l’insieme di regole che abbiamo delineato ci permetterà di tenere la situazione sotto controllo”.

Ma non tutti sono d’accordo. A cominciare dai medici. Il virologo Fabrizio Pregliasco chiede il ritorno in Dad, e il presidente della fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, sottolinea: “Con questa circolazione virale sarà molto difficile mantenere le classi in presenza”. Chiedono la didattica a distanza anche i presidi, almeno per tutto gennaio. Intanto, in Campania è disposta, fino al prossimo 29 gennaio, “la sospensione delle attività in presenza dei servizi educativi per l’infanzia e dell’attività scolastica e didattica in presenza della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado”.

E’ quanto disposto dall’ordinanza numero 1 dell’anno firmata dal governatore, Vincenzo De Luca. Nel dispositivo si legge, inoltre, che “resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”. E proprio in merito alla volontà del governatore della Campania, il governo è orientato a impugnare la decisione di tenere chiuse fino a fine gennaio le scuole elementari e medie. E come viene chiarito da fonti di Palazzo Chigi, per l’impugnativa è necessario un passaggio in Consiglio dei ministri.

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