Politica

Casaleggio torna a Roma, M5s accelera pensando a politiche

Cene all’hotel Forum tra Davide Casaleggio, il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio e il deputato M5S Riccardo Fraccaro, che tra l’altro affianca il lavoro della sindaca di Roma Virginia Raggi. Secondo quanto riferito, a Roma e’ arrivato anche Andrea Ciannavei, uno degli legali di Beppe Grillo che lo ha difeso nella vicenda della candidata sindaco a Genova Marika Cassimatis, poi ‘sconfessata’ dallo stesso Grillo. Casaleggio, in questi giorni, ha messo le tende nella Capitale per avviare una serie di incontri. In sostanza, a meno di tre giorni dai ballottaggi, il M5S accelera sul programma e sul percorso da seguire in vista delle elezioni politiche. Per questo, Casaleggio è tornato a Roma. Gia’ la settimana scorsa, il figlio del cofondatore di M5S Gianroberto era arrivato nella Capitale per incontrare dei senatori e parlare di ambiente e giustizia, in vista delle votazioni online. Non sarebbe escluso, anche se da ambienti 5 Stelle lo definiscono improbabile, che pure Beppe Grillo possa arrivare a Roma per spronare i suoi. Cosa che in realta’ ha gia’ fatto con un post pubblicato sul blog, dove e’ tracciata la linea politica e il messaggio ai suoi e’ chiaro. Da qui alle elezioni politiche – ammonisce Grillo consapevole che le divisioni in casa M5S non hanno aiutato, come dimostrato ad esempio nei casi della sconfitta a Genova e Palermo – cio’ che conta e’ la squadra, andare avanti compatti “come collettivo” altrimenti, questo il rischio ventilato da Grillo, “saremo annientati individualmente”, ci sara’ la “disfatta”.

L’obiettivo governo viene visto dal leader dei 5 Stelle “a pochi metri” – sono ancora parole sue – considerando che “in questa squadra si combatte per un centimetro”. E assicura il suo appoggio incondizionato: “in ogni scontro e’ colui il quale e’ disposto a morire che guadagnera’ un centimetro, e io so che se potro’ avere una esistenza appagante sara’ perche’ sono disposto ancora a battermi e a morire per quel centimetro”. Il timing e’ molto chiaro nella testa di Grillo e di Casaleggio: entro luglio il programma dovra’ essere stato votato sul blog. E a settembre gli iscritti sceglieranno online il candidato premier che poi verra’ ‘ufficializzato’ a fine settembre in occasione della festa Italia 5 Stelle che probabilmente si terra’ a Bologna. Poi sara’ il candidato premier a scegliere la sua squadra di candidati ministri che cosi’ – questo l’impegno ripetuto piu’ volte dai 5 Stelle – saranno noti agli elettori molto prima delle elezioni politiche. Anche gli step sono chiari: archiviati i ballottaggi – dove i pentastellati si sono comunque ‘consolati’ con la conquista di 8 comuni su 10, compresa Carrara, pur non avendo ottenuto Asti; e ‘consolati’ anche dal risultato negativo del Pd – il primo traguardo e’ la Sicilia. Da sempre, l’isola ha registrato alti consensi per i 5 Stelle e Grillo in primis spera nella vittoria del Movimento alle prossime elezioni regionali. Sperando che le divisioni di Palermo e la vicenda delle firme false – che gia’ hanno pesato sul risultato deludente nella corsa a sindaco di Palermo – non lascino traccia sulla tornata elettorale del 5 novembre. Per i pentastellati e’ anche suonato il campanello d’allarme a Scordia, in provincia di Catania. Scordia e’ uno dei due comuni italiani dove il M5S ha perso il ballottaggio. Grillo ci crede, ma avverte, senza fare errori che potrebbero essere fatali. Poi, infatti, c’e’ il traguardo finale: le elezioni politiche. I 5 Stelle ci credono davvero anche se molti, in ambienti pentastellati, temono che pur arrivando a percentuali alte – c’e’ chi ipotizza il 33% ma anche di piu’ – gli altri partiti non gli consentiranno di governare e si arrivera’ ad un nuovo governo di larghe intese, naturalmente senza i 5 Stelle.

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