Casi Covid su nave crociera: al via sbarchi protetti

Casi Covid su nave crociera: al via sbarchi protetti
3 gennaio 2022

Un centinaio di persone isolate, tra positivi al Covid e contatti stretti, dopo i tamponi di “metà crociera” a bordo della nave da crociera Msc Grandiosa; ora la nave, con circa cinquemila persone in totale, è ormeggiata al porto di Genova e sono partiti gli sbarchi protetti. Quasi tutti asintomatici, saranno accompagnati ai loro domicili o (compresi i turisti stranieri) in strutture di assistenza; poi la nave ripartirà per Civitavecchia, dove si ripeterà lo stesso iter protetto per i passeggeri che abitano al centro sud.

Per accompagnare lo sbarco dei passeggeri risultati positivi al Covid-19 è intervenuta la Protezione civile della Regione Liguria. In particolare, con il coordinamento di Usmaf e in collaborazione con Prefettura, Capitaneria di Porto e autorità sanitarie, “il personale della Protezione civile ligure è stato attivato per consentire, nella giornata di oggi, i trasferimenti protetti e in sicurezza dei passeggeri positivi che risiedono nel nord Italia verso il loro domicilio, dove potranno effettuare la quarantena previste dalle disposizioni nazionali vigenti”. Tra i positivi a bordo anche alcuni passeggeri stranieri che oggi verranno trasferiti in strutture a bassissima intensità di cura in Liguria o anche fuori regione, dove trascorrere il periodo necessario fino alla negativizzazione dei tamponi, in modo da poter far poi rientro nei Paesi d`origine.

Effettuate queste operazioni, la nave proseguirà il viaggio verso il porto di Civitavecchia, dove – spiega la Protezione civile della Regione Liguria – con le medesime modalità, si procederà allo sbarco dei passeggeri positivi residenti nel Centro e Sud Italia e al loro trasferimento protetto e sicuro verso le loro abitazioni per la quarantena. Tutti i trasferimenti e anche le degenze nelle strutture Covid per i passeggeri stranieri sono a carico di Msc Crociere. Msc infatti adotta da agosto 2020 stretti protocolli che da un lato prevedono controlli sanitari stretti (come i tre tamponi, 48 ore prima dell’imbarco, all’imbarco, a metà crociera, sanificazioni continue dei locali) e un’assicurazione sia per coprire le spese sanitarie e correlate, che i rimborsi per la vacanza perduta.

Leggi anche:
Papa Francesco a Verona: un incontro di pace e speranza

In questo caso, “durante i numerosi controlli messi in atto dalla Compagnia, previsti nell`ambito del rigoroso ‘Protocollo di sicurezza e salute’ di Msc Crociere, è emersa, anche a causa del sensibile peggioramento della situazione pandemica a terra, la positività al Covid di alcuni passeggeri imbarcati su Msc Grandiosa. La maggior parte di essi è asintomatica”, spiega la compagnia di navigazione. E, “dando attuazione alle rigorose misure previste dal Protocollo, i passeggeri positivi e i loro contatti stretti sono stati immediatamente isolati in cabine con balcone e assistiti dal punto di vista sanitario, venendo sbarcati oggi a Genova per essere trasferiti in modalità protetta presso le loro abitazioni”.

“L`identificazione di alcuni casi isolati – sottolinea Msc -dimostra, ancora una volta, la validità del ‘Protocollo di sicurezza e salute’ di Msc Crociere, a efficace tutela di tutti i passeggeri, dell`equipaggio e dei territori visitati dalle nostre navi. Esso prevede, tra le numerose misure, la vaccinazione di tutti i passeggeri e dell`intero equipaggio, che viene inoltre regolarmente testato ogni due giorni, mentre i crocieristi sono sottoposti al tampone a inizio, a metà e a fine crociera. Sulla nave vige poi il distanziamento fisico, oltre all`obbligo di indossare la mascherina e alla sanificazione continua degli ambienti e delle superfici di contatto”.

In questo modo “MSC ha trasportato in sicurezza oltre un milione di passeggeri dalla ripartenza delle crociere (agosto 2020) ad oggi. A bordo vengono applicati, infatti, protocolli di sicurezza che non trovano riscontro in nessun altro settore del turismo e dell`ospitalità, permettendo così di individuare casi di persone positive che a terra non sarebbero probabilmente mai stati identificati e che rappresentano, in ogni caso, una percentuale nettamente inferiore rispetto ai casi di contagio sviluppati a terra”.

Leggi anche:
Era malato di cancro, è morto il giornalista Franco Di Mare
Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti