Caso Bagno a Ripoli e scouting Iv su Pd: “Poi porte si chiuderanno”

Caso Bagno a Ripoli e scouting Iv su Pd: “Poi porte si chiuderanno”
Matteo Renzi
15 novembre 2022

Il caso Bagno a Ripoli racconta non solo una storia locale, ma anche quel clima di competizione tra le opposizioni che si registra a livello nazionale. Bagno a Ripoli è il comune della fascia intorno a Firenze dove Francesco Casini, il sindaco eletto con il Pd, è passato con Italia Viva. Ed ora è in campo l’ipotesi nient’affatto peregrina che i Dem lo sfiducino, con effetti che potrebbero avere conseguenze in altre realtà locali dove i rapporti tra Pd e Iv sono già piuttosto tesi. Pochi giorni fa alcuni esponenti di Iv sottolineavano come un certo “scouting” nei confronti del Pd fosse nei fatti ma con un timing molto preciso: ora è il momento di decidere eventuali passaggi perché poi “le porte si chiuderanno” in vista delle elezioni Europee del 2024, appuntamento al quale sia Renzi che Calenda intendono presentarsi in grande forma, con la federazione dei loro due partiti, Azione e Iv, a regime e chissà, forse, anche con nuovi compagni di viaggio. Oggi, per dire, il segretario di Azione ha ribadito di “aspettare a braccia aperte +Europa” nel Terzo Polo.

Il sindaco di Bagno a Ripoli: “Il Pd lancia temi spesso contraddittori”

Intanto a Bagno a Ripoli il sindaco in quota Dem Francesco Casini – consigliere della città metropolitana con deleghe al trasporto pubblico locale e alla mobilità – ha scelto di passare con Italia Viva, una decisione “non presa a cuor leggero” ma nata da una “lunga riflessione”: “Mi sento smarrito – ha spiegato – in un partito che non solo non esprime una linea univoca e definita su temi cruciali ma lancia anzi temi spesso contraddittori”. Renzi lo ha accolto definendolo “un fuoriclasse” e promettendo: “Siamo appena all’inizio di un’avventura esaltante”. Ora il Pd locale valuta anche la possibilità di sfiduciare Casini. “Non è la prima opzione, tuttavia è un’ipotesi sul tavolo”, spiega in un’intervista al sito di informazione ‘Quiantella’ il segretario del Pd di Bagno a Ripoli Edoardo Ciprianetti rilanciando che “di fronte a una scelta unilaterale come quella fatta dal sindaco non escludo niente, ogni scenario è possibile”. Gli ha risposto l’europarlamentare e coordinatore toscano di Italia Viva, Nicola Danti, da sempre molto vicino a Renzi. “Leggo stupefacenti dichiarazioni per cui qualcuno nel Pd vorrebbe sfiduciare il sindaco Casini. Ove ciò accadesse senza alcuna motivazione amministrativa, ma solo come ripicca politica, sarebbe naturale dover prendere misure analoghe in altri territori della provincia”, ribatte Danti. Infine un avvertimento: “Se il Pd vuole rompere le alleanze e andare a votare divisi da Campi Bisenzio a Marradi, da Scandicci a Bagno a Ripoli questa è la strada giusta. Siamo sicuri che la ragione prevarrà sulle follie di qualche estremista”.

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