Cronaca

Caso Italo-Belga scuote la Sicilia, 3.100 concessioni balneari finite sotto la lente

Una “gravissima violazione” delle regole di concessione demaniale rischia di travolgere la gestione della spiaggia di Mondello e di aprire un fronte giudiziario e politico su tutto il sistema balneare siciliano. Antonello Cracolici, presidente della Commissione Antimafia presso l’Assemblea Regionale Siciliana (Ars), ha presentato i risultati dell’indagine sulla Italo-Belga, storica società concessionaria del litorale palermitano, chiedendone la revoca immediata della licenza.

Al centro dell’accusa vi è l’esternalizzazione di attività in regime di concessione a una società terza, la GM Edil, effettuata senza richiedere l’autorizzazione obbligatoria alla Regione. Secondo Cracolici, questa omissione ha impedito all’ente pubblico di verificare i requisiti di legalità dell’azienda subappaltatrice e di richiedere la certificazione antimafia, passaggio cruciale dato che un dipendente della ditta terza risulterebbe legato da vincoli familiari a una nota famiglia mafiosa locale.

L’allarme sulle 3.100 concessioni prorogate e i controlli mancati

La vicenda travalica i confini della singola spiaggia palermitana e assume i contorni di un caso “paradigmatico” per l’intera isola. La preoccupazione espressa dalla Commissione riguarda la tenuta del sistema di controllo su oltre 4.000 concessioni balneari attive in Sicilia, di cui ben 3.100 sono state rinnovate automaticamente in forza di una legge di proroga. “Non sappiamo effettivamente chi c’è dentro queste concessioni”, ha dichiarato Cracolici, sottolineando come il caso Italo-Belga dimostri che la titolarità formale può differire dalla gestione reale. Sotto accusa finisce anche l’assessorato regionale al Territorio e Ambiente, reo secondo l’Antimafia di non aver esercitato il dovuto obbligo di vigilanza. Renato Schifani, presidente della Regione Siciliana, intervenendo a margine di un evento di Sicindustria a Villa Igiea, ha mostrato cautela: attende la comunicazione formale della relazione per trasmettere gli atti all’Avvocatura regionale.

La difesa della società e il nodo dell’articolo 45-bis

Immediata la replica della Mondello Immobiliare Italo Belga S.A., che in una nota rivendica di aver sempre operato “nella massima correttezza e nel pieno rispetto della legge”. La società sostiene che gli affidamenti alla GM Edil, puntualmente segnalati, non rientrassero tra quelli soggetti ad autorizzazione ex articolo 45-bis del Codice della Navigazione. La Italo-Belga precisa inoltre di aver fornito documentazione aggiuntiva in audizione e di aver interrotto ogni rapporto con l’azienda terza non appena è stata emessa l’informativa prefettizia interdittiva, pochi giorni fa. Definendosi vittima di una “campagna mediatica”, la concessionaria confida che un esame sereno dei fatti chiarirà l’assenza di provvedimenti ostativi precedenti all’interdittiva recente.

Pubblicato da
Redazione