Cronaca

Catania, scoppia una bombola e crolla palazzina di tre piani: una vittima e quattro feriti

Un forte boato. Le urla disperate di una madre che estrae la sua bambina da sotto le macerie: “E’ morta, è morta”. Sono le 2.14 della notte tra sabato e domenica. L’esplosione di una bombola di gas polverizza una palazzina di tre piani nel centro storico di Catania: muore una donna di 84 anni, altre quattro persone sono rimaste ferite, tra cui la bimba di 10 mesi salvata dalla madre. “Ho praticato la respirazione bocca a bocca – dice Rosaria Cinturrino – ho sentito che respirava leggermente, poi i carabinieri l’hanno portata in ospedale”. La fortissima deflagrazione nel cuore della notte è stata avvertita in tutto il centro storico etneo. Cinque le persone estratte dalle macerie. Si pensa che non ci siano dispersi. La bimba di appena 10 mesi è arrivata al pronto soccorso “in codice rosso” ed è stata ricoverata in coma farmacologico con la prognosi riservata. La piccola ha riportato una frattura cranica laterale sinistra e presenta anche due focolai contusivi emorragici per i quali non è necessario sottoporla a un intervento chirurgico. “Le lesioni contusive e le frattura – sottolinea il primario della Rianimazione pediatrica dell’ospedale Garibaldi Nesima, Giuseppe Ferlazzo – sono stabili e a un primo controllo neurologico è stato evidenziato peraltro un movimento spontaneo dei quattro arti e presenza dei riflessi”.

Il papà della bimba, marocchino, è stato avvertito telefonicamente dell’accaduto e appena arrivato al pronto soccorso, avrebbe inveito e colpito degli oggetti ferendosi a una mano, che gli è stata medicata sul posto (“non ci ho visto più dagli occhi per la rabbia e il dolore”). La bimba si trovava con la mamma, illesa, al terzo piano: dopo lo scoppio e’ stata salvata dai carabinieri che l’hanno portata in ospedale ancora prima che arrivasse l’ambulanza. Uno dei quattro feriti è ustionato ed è stato ricoverato all’ospedale Vittorio Emanuele di Catania e poi trasferito, con un elicottero del 118, all’ospedale Civico di Palermo. L’uomo sarebbe stato vicino al luogo dove sarebbe avvenuta l’esplosione della bombola, che è ritenuta accidentale. Secondo alcuni vicini, infatti, dall’abitazione del 60enne, al primo piano, provenivano dei rumori tipici di lavori domestici e c’era odore di gas. A salvarlo dal crollo e’ stato un frigorifero che lo ha protetto dai detriti, secondo quanto riferito dai Vigili del fuoco che sono arrivati a lui scavando un cunicolo. E proprio durante i soccorsi, un vigile del fuoco è scivolato procurandosi una lussazione al piede ed è stato condotto in ospedale per le cure del caso.

Gli altri due feriti, non gravi, sono nell’ospedale di Lentini, nel Siracusano. La donna morta nel crollo si chiamava Agata Strano, era separata e viveva da sola al primo piano dell’abitazione: e’ stata trovata ancora a letto sotto le coperte, probabilmente non si e’ accorta di nulla perche’ e’ stata colta nel sonno. Salva per miracolo un’altra donna che abitava al secondo piano della palazzina e che non si trovava in casa perche’ si era fermata a dormire a dal figlio. “Sono viva per miracolo – dice Francesca Giuffrida, 67 anni vedendo le macerie della sua casa -. Ci potevo essere anch’io là sotto, magari morta e invece ieri (sabato, ndr) sono andata a casa di mio figlio. E questo mi ha salvato la vita”. L’esplosione ha coinvolto anche due palazzine attigue che sono state fatte subito evacuare perche’ ritenute danneggiate: del palazzo in cui abitavano sei famiglie e’ rimasto poco, e’ letteralmente ‘aperto’ con la facciata, i solai, i pavimenti e le pareti distrutte e diventate un cumulo altissimo di macerie. La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta per disastro colposo e il procuratore Carmelo Zuccaro ha disposto il sequestro dell’immobile affidando le indagini alla Polizia di Stato.

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