Scienza e Tecnologia

Da caviale vegan a seta d’arance, boom di start up agricole

Per guardare al futuro del Paese bisogna “annusare” i segnali di innovazione che arrivano dalla campagna: radio rurali, caviale vegano da nuove varietà di limoni siciliani, estrazioni oleose da piante, come l’oleito iperico, coltivate ai piedi delle Dolomiti, in Trentino, per curare piccole scottature e problemi reumatici. Sono le idee di impresa dei finalisti del concorso “Oscar Green” 2016 promosso da Coldiretti: da Francesco Lipari, originario di Campofranco (Caltanisetta) che ha progettato un “orto canterino”, spazio verde urbano che emette melodie a seconda del battito cardiaco dei visitatori e delle condizioni meteo, a un altro talento siciliano, Adriana Santanocito (foto), premiata dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini per la realizzazione di un tessuto setoso realizzato dagli scarti di arance.

“Una brillante sintesi di sostenibilità, antispreco e fashion, frutto di una ‘eccellenza rosa” ha detto il ministro Giannini. Oltre alle arance da indossare, Oscar Green ha premiato la biocosmesi antispreco del toscano Roberto Cerami. Il suo progetto è stato realizzato insieme all’università di Caserta a cui sono state affidate verdure dell’orto invendute dove è stata evidenziata un’alta concentrazione di fenoli preziosa in creme biologiche, maschere e saponi. L’ex ministro dell’Agricoltura Alfonso Pecoraro Scanio ha invece premiato la mela annurca campana Igp che, secondo una ricerca dell’università di Napoli, abbasserebbe del 25% il livello di colesterolo cattivo, alzando contemporaneamente quello buono del 45%. Trasformata in capsule, di cui ognuna contiene il valore di 3 mele, ha un risultato «simile alle statine». Inoltre la mela annurca sarebbe anche in grado di arrestare la caduta dei capelli bloccando la fase catagen del bulbo pilifero, ovvero la morte programmata del bulbo. “Guardare con un occhio speciale alla Luna e le sue fasi – continua la Coldiretti – ha garantito l’Oscar Green nella categoria Campagna Amica al veneto Paolo Marangon per l’innovativa produzione di birra biodinamica al radicchio di Treviso, una birra stagionale, che viene prodotta una volta l’anno, seguendo non solo tutto il percorso del radicchio rosso di Treviso che ha un protocollo molto rigoroso ma anche un vero e proprio disciplinare biodinamico che comporta una serie di operazioni, compiute a partire dal campo e fino alla trasformazione, seguendo il calendario astronomico”. Ha infine unito due eccellenze italiane, il vino e l’arte, il friulano Cristian Specogna premiato per le sue bottiglie da collezione.

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