Politica

Centrodestra pronto a prendere le redini del Paese: “Con noi gli italiani più sereni”

Il centrodestra ne è più che convinto: in caso di crisi di governo nessun esecutivo ponte: esistono solo le elezioni. Ma il ritorno anticipato alle urne potrebbe non essere necessario, visto che in Parlamento si potrebbe sostenere una nuova maggioranza targata Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Lo ribadisce a gran voce in maniera compatta: no a inciuci di palazzo, sì alla coerenza e ai progetti per rilanciare l’Italia. “Vorrei un governo di centrodestra, senza chiedere niente a Di Maio, Zingaretti, Renzi… – ha affermato il segretario della Lega Matteo Salvini, in una conferenza stampa unitaria del centrodesta, presenti anche Meloni, Tajani, Lupi, Cesa -. Potrebbe essere che se questo governo auspicabilmente dovesse avere difficoltà in Parlamento qualcuno sarebbe d’accordo a fronte di propose concrete come queste”.

Il capo del Carroccio ha evidenziato che “a palazzo Chigi c’è una riunione per parlare di rimpasto, poltrone, servizi segreti, task force. Qui al Senato siamo riuniti per parlare di futuro e degli italiani. Se ci fosse questa squadra a gestire questa fase gli italiani sarebbero più sereni”. In sostanza, “prima questo governo toglie il disturbo, meglio sarà per gli italiani”. Nel frattempo il premier Giuseppe Conte prova a tenersi incollato alla poltrona e oggi pomeriggio darà il via alla verifica, con un giro di consultazioni con i leader e i capigruppo delle forze che lo sostengono: l’intento è constatare se ci sono o meno i presupposti per andare avanti. E, intanto, il centrodestra è pronto a prendere le redini di questo Paese. Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, ha rassicurato che “il centrodestra sarà unito anche il giorno successivo all’eventuale caduta di questo governo”. “Lavoriamo su proposte concrete, ci occupiamo di vaccini, di far ripartire l’economia, loro si stanno preoccupando di aggiustare le posizioni di potere” ha aggiunto.

“Noi abbiamo convocato questa conferenza per presentare il lavoro comune che il centrodestra sta facendo sulla legge di bilancio, ma voglio ricordare che è in approvazione al Senato il dl Ristori dove il centrodestra grazie alla sua compattezza è riuscito a dare un segnale di come le cose sarebbero diverse se fosse stato al governo”, ha detto la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, presentando gli emendamenti del centrodestra alla manovra economica. “Ci sono piccole grandi cose abbiamo portato a casa che dimostrano che le nostre proposte ci sono – ha aggiunto – quando c’è un minimo di disponibilità ad ascoltare”. Ad esempio “è scandaloso che il governo che tassa il contante per gli italiani, elimini la tassazione sul money transfer”. Sul tavolo anche l’instabilità del governo. “Confido che nel centrodestra si continui a lavorare compatti per raggiungere sintesi fondamentali. Per nessuno di noi esiste più uno scenario nel quale si va con altri. Vogliamo governare questo paese insieme”, ha detto la presidente di FdI al Senato.

LA MANOVRA DEL CENTRODESTRA

Tra gli emendamenti che saranno proposti per sostenere le imprese e la liquidità del sistema-Italia, c’è quello che prevede l’esonero contributivo per i lavoratori autonomi titolari di partita Iva nella misura massima del 100% (a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del 2020 sia calato almeno del 33% rispetto all’anno precedente). Un altro obiettivo è l’introduzione della flat tax al 20% per imprese e professionisti che hanno conseguito ricavi o compensi tra 65.001 euro e 100mila euro (dando corso così alla riforma stoppata dal governo giallorosso). Si chiederà anche la riduzione delle ritenute sui redditi da lavoro autonomo dal 20 al 10 per cento.

Allo stesso modo, altri emendamenti proporranno l’abrogazione di plastic e sugar tax e il potenziamento del Fondo di garanzia per le pmi, innalzando l’importo dei finanziamenti a 50mila euro con una durata di 30 anni. Prevista, inoltre, la compensazione di crediti e debiti commerciali. Per sostenere la creazione di posti di lavoro si proporrà il “contratto di espansione” e la riduzione dell’Ires alle imprese che effettuano nuove assunzioni. Per rilanciare l’istruzione tecnica che garantisce l’inserimento nel mondo del lavoro al 90% dei diplomati sarà richiesta l’implementazione Fondo Its-Smart academy. Nel dossier figurano anche l’incremento dei contributi per le scuole paritarie e il kit digitalizzazione (comodato d’uso gratis per un anno di uno smartphone per le famiglie meno abbienti).

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