CHIME, CIMR e LSTM, le nuove missioni del programma “Copernicus”

CHIME, CIMR e LSTM, le nuove missioni del programma “Copernicus”
13 novembre 2020

Il programma di monitoraggio della Terra dallo Spazio “Copernicus” della Commissione europea e dell’Esa (Agenzia spaziale europea) si arrichisce di 3 nuove missioni, per 6 satelliti-sentinella in totale, realizzate tra Italia, Francia e Spagna e lanciate a partire dal 2028 dallo spazioporto europeo di Kourou, in Guyana francese, con il lanciatore italiano Vega C. Ciascuna, con dati liberi e aperti a tutti, darà un importante contributo alla lotta ai cambiamenti climatici e alla prevenzione di catastrofi naturali e due di esse parlano italiano. Si tratta di CIMR (Copernicus Imaging Microwave Radiometer) un sistema di 3 satelliti che, con un radiometro a microonde, studierà i mari e lo scioglimento dei ghiacci, con una risoluzione mai raggiunta prima e CHIME (Copernicus Hyperspectral Imaging Mission) 2 satelliti che con tecnologia multispettrale e una suite di strumenti tra cui un telescopio costruito da Leonardo a Campi Bisenzio (Fi) mapperà il suolo offrendo servizi nel campo dell agricoltura, della sicurezza alimentare e della biodiversità.

A queste si aggiunge LSTM (Land Surface Temperature Monitoring) dotato di un sensore termico a infrarossi per lo studio dei cambiamenti climatici. Josef Aschbacher, direttore dei Programmi di osservazione della Terra dell’Esa si è detto molto soddisfatto di questo importante passo per il futuro del programma. “Abbiamo un set di diversi satelliti che misurano diversi parametri del cosiddetto Earth System, il ‘Sistema Terra’ – ha spiegato – dall’atmosfera, agli oceani, ai poli, a tutto quello che lavora per capire meglio come funziona il nostro pianeta e quali parametri sono importanti per capire quali sono i cambiamenti a lungo termine del clima”. L’Italia, anche grazie all’impegno dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), è in prima linea e guida la cordata di 17 Paesi europei impegnati in questo ambizioso progetto.

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Thales Alenia Space, infatti, è primo contraente per CIMR con OHB Italia partner principale per lo strumento e HPS (High Performance Space Structure System GmbH) per il riflettore dell’antenna e prime contractor e integratore di CHIME sempre con OHB e Leonardo come partner principali per il payload. Massimo Comparini, AD di Thales Alenia Space Italia. “Questi strumenti allo stato dell’arte – ha detto – ci consentiranno di fare misurazioni con una precisione mai raggiunta sulla temperatura dei mari, sull’estensione dei ghiacci, sulle calotte polari artiche e antartiche, con una sequenza temporale mai raggiunta e disponibilità dei dati tra 3 e 15 ore. Sono numeri che illustrano quanto avanzata sia la tecnologia impiegata e quanti dati importanti verranno generati nel corso degli anni”. Per ciascuna missione l’investimento totale sfiora i 500 milioni di euro, con una ricaduta di almeno il 50% sull’intera filiera italiana. La vita nominale dei satelliti e di 7 anni ma si pensa che potranno operare molto più a lungo.

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