Economia

Chiuso il testo della maximanovra da 55 miliardi

Con la ‘bollinatura’ della Ragioneria, la firma del presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il governo chiude oggi il decreto rilancio da 55 miliardi di euro per un saldo netto da finanziare di quasi 155 miliardi di euro. Il testo finale, di 266 articoli, ha subito diverse limature dall’approvazione in Consiglio dei ministri lo scorso 13 maggio. Le ultime sono emerge oggi con lo storno di circa 40 milioni di euro dai rimborsi agli enti locali per lo stop alla rata Irap di giugno e il contributo alle scuole paritarie che nella versione finale del decreto sale da 120 a 150 milioni di euro conplessivi.

Precisata anche la norma sulle proroghe agli stati di emergenza vigenti, escludendo esplicitamente quello Covid-19, vigente ancora per oltre due mesi fino al 31 luglio. Tra i grandi capitoli di spesa del provvedimento: circa 10 miliardi alla proroga della Cig, 12 miliardi per i pagamenti dei debiti dei Comuni e degli enti territoriali, oltre 4 miliardi al rinnovo del bonus autonomi confermato a 600 euro per aprile e che salirà a 1000 euro a maggio, circa 500 milioni per il sostegno di colf e badanti. Alla Sanità sono dedicati interventi per 3,2 miliardi mentre lo stop all’acconto Irap vale circa 4 miliardi. Altri 6 miliardi per i ristori a fondo perduto delle Pmi, 2 miliardi affinché le imprese possano adeguarsi alle norme di sicurezza e quasi 1,5 miliardi per consentire il rientro a scuola sicurezza e per stabilizzare 16mila insegnanti. Previsti anche 2,5 miliardi per turismo e cultura (librerie, musei, cinema, luoghi di cultura, teatri).

Ma sul provvedimento le polemiche hanno riguardato sopratutto i tempi. Su questi ha voluto rassicurare il ministro dell’economia Roberto Gualtieri che al TG1 ha sottolineato che “ci sarà il pagamento diretto dei 600 euro a tutti i 4 milioni di lavoratori autonomi che li hanno già avuti e questo pagamento avverrà nell’arco di due, tre giorni al massimo”. Aggiungendo che “da domani sarà possibile fare la domanda per i 1200 euro del bonus baby sitter o per i centri estivi”. Il governo non intende ripetere i ritardi accumulati nell’erogazione degli aiuti e dei prestiti introdotti con decreto liquidità le cui votazioni in commissione alla Camera sono andate avanti con difficoltà in questi giorni, risentendo dei ritardi nei pareri degli uffici del Mef, impegnati a chiudere il testo “monstre” del dl rilancio. Ora i lavori del dl liquidità dovrebbero accelerare e l’intenzione è quella di chiudere in settimana i lavori in commissione, forse già giovedì col mandato al relatore, in modo da inziare la discussione in Aula venerdì o al massimo all’inizio della prossima settimana.

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