Cinque regioni italiane sono dotate di uno statuto speciale

23 febbraio 2014

È definita a statuto speciale una regione che gode di particolari forme e condizioni di autonomia. Cinque regioni italiane sono dotate di uno statuto speciale, approvato dal Parlamento con legge costituzionale: la Sicilia, la Sardegna, la Valle d’Aosta, il Trentino-Alto Adige e il Friuli-Venezia Giulia. L’esigenza di concedere particolari forme di autonomia ad alcuni territori si venne a creare immediatamente dopo la fine della seconda guerra mondiale. Con il decreto legge n° 21 del 27 gennaio 1944 e con il d.l. n° 91 del 18 marzo 1944 furono create le figure rispettivamente dell’Alto Commissario per la Sardegna e dell’Alto Commissario per la Sicilia; queste figure furono coadiuvate da una Giunta consultiva (istituita con d.l. n° 90 del 16 marzo 1944 per la Sardegna, e con il sopracitato d.l. 91/1944 per la Sicilia) e quindi da una Consulta rappresentativa dei partiti e dei sindacati regionali (istituita per la Sicilia con decreto legislativo luogotenenziale n° 416 del 28 dicembre 1944 e per la Sardegna con d. lgs. lgt. n° 417 dello stesso giorno).

La Sicilia ebbe il suo Statuto regionale con d. lgs. lgt. 455 del 15 maggio 1946, dunque prima dello stesso referendum istituzionale del 2 giugno 1946 oltre che della Costituzione repubblicana italiana. Il 5 settembre 1946, nell’ambito della Conferenza di pace di Parigi, venne firmato l’Accordo De Gasperi-Gruber, che prevedeva la concessione alle Province di Trento e Bolzano di un “potere legislativo ed esecutivo regionale autonomo”. Pochi giorni dopo il d. lgs. lgt. n° 545 del 7 settembre 1945 costituì la Circoscrizione autonoma della Valle d’Aosta. Le autonomie speciali così concesse furono coperte dall’articolo 116 della nuova Costituzione italiana, entrata in vigore l’1 gennaio 1948.

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La XVIII disposizione transitoria e finale della Costituzione previde che l’Assemblea Costituente avrebbe dovuto decidere in materia di Statuti regionali speciali (oltre che di legge elettorale del “nuovo” Senato della Repubblica” e legge sulla stampa) entro il 31 gennaio 1948: in virtù di questa previsione il 26 febbraio 1948 vennero approvate le leggi costituzionali contenenti gli Statuti in questione, in deroga al procedimento ordinario di approvazione di una legge costituzionale previsto dall’articolo 138: legge costituzionale 2/1948: Conversione in legge costituzionale dello Statuto della Regione siciliana; legge costituzionale 3/1948: Statuto speciale per la Sardegna; legge costituzionale 4/1948: Statuto speciale per la Valle d’Aosta; legge costituzionale 5/1948: Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige.

L’ultima Regione differenziata ad essere costituita fu il Friuli-Venezia Giulia, la determinazione dei cui confini fu resa delicata dalla loro rilevante importanza geopolitica nell’ambito della Guerra fredda in quanto vi correva la divisione tra il blocco occidentale e quello socialista. Lo Statuto della Regione Friuli-Venezia Giulia fu approvato con legge costituzionale 1 del 31 gennaio 1963.

 

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