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Il coach: ecco come ho portato Serena Williams a essere numero 1

“Se fai il coach come mestiere, sogni un giorno di allenare un campione, e con Serena è così”. A parlare è Patrick Mouratoglou, dal 2012 coach di Serena Williams, numero uno del ranking Wta. Nato nel 1970, è allenatore di tennis e consulente sportivo per la televisione; nel 1996 ha fondato la Mouratoglou Tennis Academy, una delle accademie tennistiche più importanti d’Europa. Abbiamo incontrato Patrick agli Internazionali Bnl d’Italia, dove ha presentato anche il suo primo libro “Impara a Vincere” (edito da Piemme e con la prefazione di Serena Williams). Ci ha raccontato il suo rapporto con la campionessa di tennis: “E’ evidentemente una grandissima esperienza, prima di tutto perché quando fai il coach come mestiere, sogni un giorno di allenare un campione, una persona che ha vinto tutti i più grandi tornei del grande slam. E allenare una campionessa come Serena è eccezionale, lavorare con lei mi spinge ad avere l’obiettivo di fare sempre meglio e con lei non è facile perché ha già una carriera eccezionale, vincere sempre di più e con maggiore regolarità, restare il maggior periodo possibile numero uno della classifica mondiale, battere record. È sempre un’esperienza unica inoltre è meraviglioso lavorare con persone eccezionali”. Quali sono le condizioni fisiche e tecniche della tennista? “Serena ha avuto un anno difficile, più ancora difficile dello scorso anno, quando ha giocato veramente bene. Ha perso solamente pochi match. Abbiamo fatto una buona preparazione sul piano fisico, è pronta, anche su quello tecnico. È pronta a vincere i tornei, quello di Roma è importante per Serena, perché si inserisce in un anno molto intenso”. E dopo la sconfitta con l’italiana Roberta Vinci, il coach l’ha aiutata a uscire da un momento difficile: “Le ho consigliato di prendersi del tempo, digerire la sconfitta, certo è stato difficile digerirla perché era a due match dal vincere il Grande Slam e di vincere i quattro tornei. Ho detto che doveva ritrovare la motivazione, dimenticare la sconfitta, e dopo quella sconfitta, ora ha ritrovato la grinta ed è pronta a vincere di nuovo”.

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