Il Codice di avviamento postale compie 50 anni. E non è destinato a scomparire. Anzi

30 giugno 2017

Il Codice di avviamento postale festeggia il suo cinquantesimo compleanno: introdotto il primo luglio del 1967, il Cap ha segnato una rivoluzione che ha modificato il modo di comunicare delle persone. Un dato essenziale per i cittadini, il codice a cinque cifre identifica univocamente una località o il quartiere di una città e fu introdotto per far fronte all’aumento della corrispondenza conseguente alla crescita economica degli anni precedenti, i volumi erano passati da 3 miliardi di pezzi nel 1950 a circa 5 miliardi nel 1960. L’obiettivo era poter consentire un più agevole recapito della posta e soprattutto aprire la strada allo smistamento automatico, adottato nel corso degli anni Settanta e Ottanta con la realizzazione dei Centri di Meccanizzazione Postale. Da Corrado a una giovanissima Raffaella Carrà sono stati tanti i personaggi popolari che attraverso la televisione in bianco e nero hanno raccontato la novità che ha cambiato le abitudini del Paese. E il Cap non è destinato a scomparire: il suo valore potrebbe assumere maggiore significato nei prossimi anni, nonostante il continuo calo dei volumi di corrispondenza cartacea. L’integrazione delle coordinate geografiche, già sperimentata con successo in alcuni Paesi, consentirebbe infatti di identificare la posizione del destinatario con più precisione (anche fino al singolo edificio) aprendo nuove possibilità in sinergia con i sistemi e i software di geolocalizzazione.

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