Policlinico universitario di Messina
Colpito al volto dal corno di una capra, un uomo ha riportato una perforazione del bulbo oculare e una frattura alla base cranica. L’uomo di 34 anni di Santa Teresa di Riva (Messina) è stato dimesso dal Policlinico universitario di Messina dopo due interventi neurochirurgici e oculistici che gli hanno salvato la vista.
Il paziente era stato colpito al volto dal corno di una capra due settimane fa, con perforazione del bulbo oculare e frattura della base cranica, secondo quanto riferito dall’ospedale.
Un’équipe multidisciplinare ha eseguito un primo intervento per riparare le lesioni craniche e ricostruire le membrane che proteggono il cervello. A distanza di una settimana, i chirurghi oftalmologi sono intervenuti di nuovo per ricostruire la retina, lacerata in più punti, utilizzando la tecnica della vitrectomia e l’iniezione di olio di silicone all’interno del bulbo.
Il controllo post-operatorio ha confermato la completa ricostruzione della base cranica e la corretta posizione anatomica della retina. Secondo i medici, il paziente ha iniziato a recuperare gradualmente la vista.
L’intervento, durato otto ore, è stato coordinato dalle Unità operative complesse di Neurochirurgia e di Oftalmologia del Policlinico universitario, in collaborazione con il reparto di Anestesia e Rianimazione.
“Un esempio di buona sanità che valorizza l’attività integrata delle nostre unità operative”, ha dichiarato il direttore generale Giorgio Giulio Santonocito, sottolineando l’importanza della rete di competenze multidisciplinari per trattamenti complessi e salvavita.
Il paziente continuerà il monitoraggio visivo e neurologico con nuovi esami previsti entro la prima settimana di dicembre. I medici valuteranno allora la stabilità della retina e il recupero funzionale completo.