Confronto Londra-Pechino su centrale nucleare Hinkley Point. May rinvia, Liu Xiaoming incalza
L’ACCORDO VACILLA L’ambasciatore cinese: “La relazione tra la Cina e il Regno Unito è a un momento storico cruciale. La fiducia reciproca deve essere custodita come mai prima”. A rischio rapporti tra i due Paesi

Attesa da diverso tempo, la decisione del consiglio di amministrazione di Edf avrebbe dovuto essere l’ultimo passaggio verso l’inizio dei lavori, previsto per il 2025. Ma il nuovo gabinetto britannico di May, succeduto a quello di David Cameron che era un convinto fautore del progetto, sembra rallentare la tabella di marcia, alimentando l’inquietudine di Pechino. Hinkley Point C rappresenta il primo progetto di costruzione di centrale nucleare in Gran Bretagna da due decenni: assicurerebbe il 7% del fabbisogno del Paese a un prezzo garantito dallo Stato. Nell’ottobre 2015 Londra stendeva il tappeto rosso al presidente Xi Jinping, ansiosa di attirare gli investimenti cinesi in un periodo di austerità, in particolare nei settori dell’energia, dell’immobiliare, trasporti e infrastrutture. David Cameron affermava allora che la Gran Bretagna aspirava ad essere “il miglior partner occidentale della Cina”: gli accordi siglati in quell’occasione ammontarono a 47 miliardi di euro. La Cina si era impegnata allora a finanziare, tramite l’azienda pubblica CGN, un terzo del progetto della costruzione dei due reattori nucleari EPR a Hinkley Point.
(con fonte afp)
