Il governatore della provincia congolese Nord Kivu, Carly Nzanzu Kasivita, ha detto che l’attacco costato la vita all’ambasciatore Luca Attanasio, al carabiniere Vittorio Iacovacci e a un autista del Programma alimentare mondiale (Pam) è stato messo a segno, “stando alle prime indagini, da un gruppo di sei persone che parlava Kinyarwanda”, la lingua parlata in Ruanda. Raggiunto dal New York Times, il governatore ha precisato che l’attacco è avvenuto in una zona dove operano da tempo le Forze democratiche per la liberazione del Ruanda, uno dei più grandi gruppi armati attivi nel paese, legato al genocidio del 1994.
Muoiono ambasciatore italiano e un carabiniere
“Erano cinque le persone a bordo del convoglio, tra cui l’ambasciatore”, ha precisato all’Associated Press Mambo Kaway, presidente di un’organizzazione locale della società civile. “L’autista è morto dopo essere stato raggiunto da diversi proiettili, gli altri sono rimasti feriti”, ha aggiunto. Il governatore ha quindi raccontato che la delegazione è stata presa in ostaggio e portata nel bosco, dove però è stata vista dalla gente del posto che ha allertato le autorità. A quel punto sono intervenuti esercito e ranger del parco nazionale Virunga. “C’è stato uno scontro a fuoco. Gli aggressori hanno sparato al carabiniere e ambasciatore”, ha aggiunto. Secondo quanto riferito dalla missione Onu (Monusco), Iacovacci è morto sul posto, mentre Attanasio è deceduto per le ferite all’ospedale Monusco a Goma, capoluogo del Nord Kivu.
Il World Food Programme (Wfp) esprime le sue condoglianze e la sua vicinanza alla famiglia, ai colleghi e agli amici delle tre persone uccise, oggi, in un attacco a una delegazione che viaggiava per una visita sul campo nell`est della Repubblica Democratica del Congo (Rdc).
Altri passeggeri che viaggiavano con la delegazione sono stati feriti nel corso dell`attacco. Le tre vittime sono l`Ambasciatore italiano nella Rdc, Luca Attanasio, un funzionario dell`Ambasciata italiana e un autista del WFP. La delegazione era partita da Goma ed era in viaggio diretta in visita ad un programma di alimentazione scolastica del WFP a Rutshuru quando l`attacco ha avuto luogo. Il WFP lavorerà con le autorità nazionali per determinare i dettagli dell`attacco, che è avvenuto su una strada che era stata precedentemente dichiarata sicura per viaggi senza scorte di sicurezza. Il WFP è in stretto contatto con le autorità italiane attraverso i suoi uffici della sede di Roma e nella Rdc.