Conte alla Camera annuncia: “A settembre il recovery plan”

17 giugno 2020

A settembre sarà presentato il recovery plan. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio, Giusppe Conte, nel corso dell’informativa urgente alla Camera in vista del prossimo Consiglio europeo informale. “Il governo vuole farsi trovare pronto e ha avviato consultazioni con tutte le forze economiche e sociali per il piano di rilancio da cui ricavare il recovery plan che presenteremo il prossimo settembre”.

“La decisione politica che spetta al consiglio europeo rappresenta un obiettivo storico sia sul piano sia sul piano nazionale alla peggior crisi continentale da oltre settanta anni. Non possiamo permetterci la liturgia delle decisioni dei Consigli Ue che sui bilanci attuano lunghi negoziati che sfociano in compromessi al ribasso, non lo meritano le vittime del Covid né i cittadini che ne pagano conseguenze economiche”, ha aggiunto Conte. Conte poi, tra fischi dell’opposizione e gli applausi della maggioranza, ha dichiarato: “Il governo è coeso, si lavora insieme uniti da una cosa: la fiducia dell’Italia, la speranza che sentiamo riposta in noi dagli italiani, non possiamo deluderli”.

Conte ha auspicato “apertura e flessibilità” nei paesi europei “riguardo a Next generation Eu. Una chiusura su Next generation Eu risulterebbe inaccettabile, minando l’opportunità di ripresa economica ai paesi più colpiti dalla crisi senza precedenti”. Conte ha ammesso che “le posizioni sono ancora distanti su alcuni punti” all’interno del Consiglio, ma ha ricordato i passi in avanti fatti: “Quando l’Italia propose un fondo ci accusarono di essere visionari. In queste settimane non stiamo discutendo se tale fondo si farà, è dato per scontato. Stiamo discutendo l’entità del fondo e i criteri di allocazione. Questo è un successo per il nostro paese che ha insistito e alla fine ha convinto i partner europei che questa era la direzione giusta. È stato possibile grazie al continuo e paziente lavoro diplomatico” che ha dato all’Italia “rinnovata credibilità”.

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Una coesione mancata alla Camera, dove i deputati di Fratelli d’Italia non si sono presentati in polemica con la mancanza di un voto dell’assemblea. Ha protestato anche la Lega che ha abbandonato l’aula subito dopo l’intervento del capogruppo Riccardo Molinari (“Conte da avvocato è diventato il liquidatore del Paese”). E’ rimasta in aula invece Forza Italia.

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