Economia

Conte annuncia i buoni spesa per le famiglie. Salvini attacca: “7 euro a testa. Non sarà un po’ troppo?

Arriveranno 4,3 miliardi di euro ai Comuni per le famiglie. A cui vanno ad aggiungersi 400 milioni che si trasformeranno in buoni spesa per chi non ha più soldi. Il premier Giuseppe Conte ha firmato un decreto con il quale i effettueranno anche i pagamenti cig entro il prossimo 15 aprile. “Abbiamo lavorato oggi con il ministro Gualtieri a un provvedimento di grande impatto – dice Conte -. Coinvolgiamo i sindaci che sono le prime sentinelle sulle esigenze dei cittadini”. Il riparto di tali risorse aggiuntive sarà basato su criteri nuovi, calibrati per l’esigenza eccezionale, quali i principi del minor reddito pro capite (50-66%) e del numero di abitanti (33-50%) – criteri concordati con l’Anci (da valutare l’introduzione tra i criteri di riparto dell’indice di vulnerabilità sociale e materiale (IVSM) calcolato dall’ISTAT – ultimo dato disponibile aggiornato però al censimento del 2011).

“Oggi vogliamo dare un segno concreto della presenza dello Stato, lo Stato c`è – prosegue il premier -: tanti cittadini sono in difficoltà, non volgiamo lo sguardo dall’altra parte. Siamo consapevoli che tante persone soffrono, ci sono sofferenze psicologiche, non tutti eravamo abituati a stare in casa ma anche sofferenze materiali di chi addirittura inizia ad avere qualche difficoltà o ce l`aveva per procurarsi prodotti alimentari o farmaceutici”. Conte pensa che già “la prossima settimana i sindaci possano erogare i buoni spesa o consegnare direttamente le derrate alimentari, non vogliamo lasciare nessuno solo, abbandonato a se stesso nel momento in cui nella comunità nazionale ci sono queste sofferenze. Dobbiamo aiutare chi in questo momento è in maggiore difficoltà”.

Il presidente del Consiglio fa sapere che “la ministra Catalfo e l’Inps stanno lavorando senza sosta”. “Vogliamo mettere tutti i beneficiari della Cassa integrazione nella condizione di accedervi subito, entro il 15 aprile e se possibile anche prima” spiega. Un fatto è certo. Anche dopo il 3 aprile scuole e università rimarranno chiuse. “Lo ha già detto la ministra Azzolina e lo confermo, la sospensione delle attività didattiche proseguirà”, annuncia inoltre il presidente del Consiglio. “Sapete – ricorda – che il termine è il 3 aprile, ma ragionevolmente non c’è una prospettiva di tornare alle attività didattiche ordinarie nella scuola e nell’università”.

Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, annuncia che “dal 1 aprile con un click si potrà fare domanda e saranno erogati i 600 euro, che vogliamo rafforzare e allargare”. E evidenzia che il bonus sarà reso “più rapido, più efficace e più universale per chi non usufruisce di una fonte di reddito”. Per il presidente dell’Anci, Antonio Decaro sarà im “provvedimento a zero burocrazia per dare una risposta immediata per dare la possibilità a tutti quelli che hanno bisogno di acquistare generi alimentari e prodotti di prima necessità”. Dall’opposizione attacca Matteo Salvini: “I 400 milioni di euro annunciati dal governo per aiutare le famiglie tramite i Comuni significano circa 7 euro a testa. Caspita, non sarà un po’ troppo?”. Il leader della Lega ironizza: “Forse pensavano all’uovo di Pasqua”. Tuttavia, Salvini porge una mano al governo: “Noi vogliamo collaborare per il bene del Paese, ma servono coraggio, idee chiare e tutti i soldi necessari! Senza svendere porti, aeroporti, palazzi e monumenti”.

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