Coronavirus, 193 nuovi casi e 15 morti. Nuovo focolaio in provincia di Parma

Coronavirus, 193 nuovi casi e 15 morti. Nuovo focolaio in provincia di Parma
8 luglio 2020

La notizia che fa davvero ben sperare sul superamento della pandemia, arriva da Bergamo: la terapia intensiva dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII infatti non ha più pazienti ed è così libera dal Covid-19. La notizia arriva dopo 137 giorni dal ricovero del primo paziente (domenica 23 febbraio). Restano ricoverati alcuni pazienti colpiti dal virus, ma ormai negativizzati. Il bollettino odierno del ministero della Salute sull’emergenza coronavirus, invece, parla di 15 morti nelle ultime 24 ore, contro i 30 di ieri e con il totale che sale a quota 34.914 dall’inizio dell’emergenza. I guariti sono 825 in più rispetto a ieri con il totale che sale a 193.640. Gli attualmente positivi in Italia oggi sono 13.595, ovvero 647 in meno di ieri. I casi accertati in Italia aumentano di 193 unità e portano il totale a 242.149. In merito ai tamponi, nelle ultime 24 ore ne sono stati effettuati 50.443, circa 7mila più di ieri.

Sono 5 le regioni che oggi non registrano nessun nuovo caso. In particolare, rispetto a ieri, i positivi calano di 647 persone (-4,54%), i guariti aumentano di 825 (+0,43%), mentre i deceduti in più sono 15 (+0,04%). Sono 193 i “nuovi” casi totali (in più rispetto a ieri) di contagi da coronavirus in Italia. Di questi, 71 sono in Lombardia (il 36,79%), 49 in Emilia-Romagna (25,39%), 25 in Piemonte (12,95%) e 14 nel Lazio (7,25%): 159 casi, l’82,38%, in 4 Regioni. Sono 5 le regioni che oggi non registrano nessun nuovo caso (Provincia autonoma di Trento, Umbria, Sardegna, Valle d’Aosta, Molise). La Regione Lazio ha segnalato che al totale dei casi positivi si aggiunge un totale di 37 persone positive a test molecolare per la ricerca di SARS-CoV-2 identificate a seguito di screening effettuato allo sbarco del volo Dacca-Fiumicino atterrato il 6 giugno 2020 alle 17.45 presso l’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, come da ordinanza regionale.

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Riguardo alle persone ricoverate, prosegue il calo delle terapie intensive (sono 71, -1 su ieri), mentre i ricoverati con sintomi sono 899 e le persone in isolamento domiciliare 12.625. I tamponi effettuati sono 5.754.116 (+50.443), su 3.463.179 casi testati (+28.679). I pazienti positivi al Covid-19 in terapia intensiva in Italia sono 71 (+1 rispetto a ieri) ma non c’è nessun positivo in rianimazione in 13 regioni. Lo segnala il ministero della Salute. Dei 71 connazionali ricoverati in intensiva al momento, quasi la metà (34) si trova in Lombardia, 13 nel Lazio, 10 in Emilia-Romagna, 8 in Piemonte, 3 in Veneto, 2 in Toscana e 1 in Liguria. Per quanto riguarda, invece, i ricoverati con sintomi in altri reparti, oggi sono 899, 41 in meno rispetto a ieri.

Sono 71 i nuovi casi di persone positive al Coronavirus in Lombardia (di cui 24 a seguito di test sierologici e 23 ‘debolmente positivi’). E’ quanto si apprende dal bollettino quotidiano emesso da Regione Lombardia sull’andamento dell’emergenza sanitaria. I decessi sono 12 (totale complessivo 16.725). I tamponi effettuati sono 10.675 (totale complessivo di 1.103.015). “Diminuiscono i ricoverati e aumentano sensibilmente i guariti”, segnala Palazzo Lombardia in una nota. Sono 673 i guariti e dimessi in 24 ore, per un totale di 69.466 (67.241 persone che hanno superato la malattia e 2.225 che hanno lasciato l’ospedale). Ancora, due in meno i pazienti in terapia intensiva (34). Mentre i ricoverati non in intensiva calano a 211, -18 in un giorno. E, intanto, il reparto di terapia intensiva del Papa Giovanni XXIII di Bergamo non ha più pazienti contagiati dal coronavirus. Lo rende noto l’ospedale dopo 137 giorni dal primo ricovero avvenuto il 23 febbraio.

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Intanto, un focolaio di coronavirus – attualmente ci sarebbero 33 positivi in tutto – è stato rilevato in un’azienda della provincia di Parma. Si tratta della Parmovo, azienda di produzione di ovoprodotti, di Sanguigna di Colorno. A rilevare il nuovo focolaio è l’Azienda territoriale sanitaria Val Padana, l’ente sanitario delle province lombarde di Mantova e Cremona. I lavoratori risultati positivi al Sars-Cov2 sono tutti residenti nella zona di Casalmaggiore (Cremona) e Viadana (Mantova) e sarebbero dipendenti di una società di servizi lombarda che fornisce manodopera a diversi contesti produttivi, compresa l’azienda parmense.

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