Coronavirus, l’allarme dei medici: è emergenza posti letto internistici

23 novembre 2020

Sono 22.930 i nuovi casi di Sars-Cov-2 registrati in Italia nelle ultime 24 ore (-5.407 rispetto all’incremento di ieri), che portano il totale dei contagi dall’inizio della pandemia a 1.431.795. I tamponi fatti nelle ultime 24 ore sono 148.945, -39.802 rispetto a ieri. I morti sono 630 in 24 ore, +68 rispetto a ieri, e il numero dei deceduti per Covid-19 da inizio pandemia supera quota 50mila: il totale dei decessi è 50.453. E’ quanto emerge dall’odierno bollettibo del ministero della Salute.

Ieri l’incremento dei nuovi casi era stato di 28.337, con 188.747 tamponi registrati, e 562 erano stati i morti in 24 ore. Le persone attualmente positive al Sars-Cov-2 in Italia sono 796.849, -9.098 rispetto a ieri, segnando un primo calo del dato nella curva dei contagi. I dimessi-guariti sono 584.493, con un balzo di +31.395. Su 796.849 persone attualmente positive, 34.697 sono ricoverate in ospedale con sintomi, +418 rispetto a ieri, 3.810 sono in terapia intensiva, + 9 rispetto a ieri. Ci sono 758.342 persone positive al Sars-Cov-2 in isolamento domiciliare. Per quanto riguarda le regioni: n tgesta c’è sempre la Lombardia con 5.289 nuovi casi, in Veneto 2.540 e in Emilia Romagna 2.347. 

EMERGENZA POSTI LETTO

“La carenza di specialisti si sta manifestando anche durante questa seconda ondata dell`epidemia: mancano internisti, infettivologi, pneumologi in tutte le Regioni, e allora le Aziende, quando si arriva al massimo ottenibile dagli specialisti di branca, ‘convertono’ e precettano chirurghi, ortopedici, oculisti, chiedendo loro la gestione di pazienti complessi in branche non affini o equipollenti, e ovviando in tal modo, goffamente alla storica e mai definitivamente risolta carenza strutturale di personale”. Lo scrive in una nota l’Associazione medici dirigenti Anaao Assomed, secondo cui “il saldo finale è sempre zero: il personale medico è praticamente quello di sempre”.

In Italia – si legge nella nota del sindacato – oltre il 50% dei posti letto internistici è occupato da pazienti con, con punte regionali elevatissime (Piemonte 93%, Bolzano 104%). Non tutte le Regioni partivano dallo stesso livello di posti letto quando è scoppiata la pandemia: la Calabria aveva circa 1/3 dei posti letto internistici del Friuli, rapportati alla popolazione, la Campania partiva da una condizione di posti letto/100.000 abitanti inferiore del 30% rispetto alla media nazionale. Dai dati a disposizione, prosegue l’associazione, “sembra che le Regioni abbiano aumentato i posti letto di degenza ordinaria e di terapia intensiva, ma probabilmente è come il gioco delle tre carte e permette di avere indicatori non ‘rossi’ ma ‘gialli’ o ‘arancioni’: si convertono posti letto per acuti di altre branche specialistiche e si fanno risultare come posti letto Covid, attivati o attivabili, riducendo drasticamente le possibilità di cure ordinarie del cittadino”.

“L`unico indicatore oggettivo che possa esprimere lo stato di criticità dei reparti di medicina interna, pneumologia e malattie infettive – scrive il sindacato – è il confronto del numero dei ricoveri Covid con i posti letto disponibili al 2018 (ultimo dato disponibile non “dopato” dalla pandemia). È possibile che siano state fatte alcune assunzioni di medici e che siano stati davvero incrementati i posti letto, ma riteniamo che siano dei correttivi poco o per nulla influenti”. Anaao Assomed ha analizzato, regione per regione, i posti letto al 2018, i posti attivati nel 2020 e i rapporti con il numero di abitanti, poi li ha confrontati con il numero dei ricoveri Covid. Si comprende così “il dramma delle nostre strutture sanitarie: Lombardia satura al 129%, Liguria al 118%, Lazio al 91%, Campania 87%, Piemonte al 191%”.

“Si può parlare a lungo di indice Rt e non ne si vuole screditare l`importanza – si legge nella nota – ma se i posti letto standard di una regione sono occupati solo da pazienti Covid, è necessario prendere decisioni politiche anche dolorose, per non piangere successivamente migliaia di morti evitabili per il collasso totale dei sistemi sanitari regionali”. “Superata l`emergenza – conclude l’Anaao Assomed – sarà necessario superare un paradigma sanitario che si è rivelato fallimentare nella elargizione, divisione ed organizzazione delle risorse, confidando che le criticità emerse abbiano chiarito anche ai governatori meno lungimiranti che la cura dei pazienti richiede posti letto, personale sanitario, risorse economiche ed una organizzazione capillare”.

LO SCENARIO PER REGIONE

LOMBARDIA

Cala al 16% il rapporto nuovi positivi e tamponi processati in Lombardia: i casi diagnosticati nelle ultime 24 ore sono 5.289, a fronte di 32.862 test effettuati. I decessi sono 140, con il totale che sale a 20.664, ma si registra una diminuzione tra i pazienti ricoverati: ci sono 4 persone in meno in terapia intensiva (sono 945) e 60 pazienti in meno negli altri reparti (8.331) rispetto a ieri. L’aggregato guariti/dimessi arriva a 206.317 (+19.637 in un giorno), di cui 6.962 dimessi e 199.355 guariti.

PIEMONTE

I casi di persone finora risultate positive in Piemonte sono 151.305 (+1.730 rispetto a ieri, di cui 610, il 35%, sono asintomatici). Sono 81 invece i decessi registrati. Lo comunica l’unità di crisi della Regione. Degli 81 decessi registrati, 10 si sono verificati oggi. Il totale è ora 5.646 morti. Gli attualmente positivi in Piemonte sono 76.923. Cala lievemente la pressione sugli ospedal: in terapia intensiva l’incremento è stato di un solo paziente – ora in totale sono 399 – mentre negli altri reparti c’è stato calo di 20 ricoverati, con il numero complessivo sceso a 5.112. Le persone in isolamento domiciliare sono 71.412, i nuovi casi guarigione 1738.

VALLE D’AOSTA

Sono cinque i decessi nelle ultime 24 ore di pazienti contagiati dal coronavirus in Valle d’Aosta, mentre i nuovi positivi sono 77 su 314 persone sottoposte al tampone. Questi gli ultimi dati diffusi nel bollettino dell’Unità di crisi (in base ai dati Usl). I guariti sono 142, dato significativo che ha fatto scendere di 70 unità il numero complessivo di malati che ora è di 1.849. I ricoverati sono 146, di cui 13 in terapia intensiva.

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TRENTINO

In Trentino si registrano oggi altri 7 decessi per coronavirus e 93 nuovi casi positivi su 1.484 tamponi molecolari analizzati dal laboratorio dell’ospedale S.Chiara di Trento. Ci sono 31 nuovi ricoveri in ospedale (10 le dimissioni) che portano il totale dei pazienti covid a 476, di cui 43 in terapia intensiva. Le vittime hanno un’età compresa fra i 64 e gli 88 anni. Sul fronte scolastico, le classi in quarantena sono attualmente 94. I dati sono stati resi noti dall’assessore alla salute Stefania Segnana.

ALTO ADIGE

Sono 5 i decessi Covid nelle ultime 24 ore in Alto Adige. I laboratori dell’Azienda sanitaria hanno effettuato 1.468 tamponi e registrati 260 nuovi casi positivi, 333 persone sono ricoverate, altre 38 in terapia intensiva. Sopra soglia 10.000 il numero di persone in isolamento domiciliare (10.060). Si è intanto concluso lo screening di massa che ha fatto emergere lo 0,9% dei positivi testati – 343.227 persone sottoposte al test e 3.185 di esse positive al Covid-19 (fino a mercoledì sono previsti ‘recuperi’ presso le farmacie) – proseguono i dati riferiti ai tamponi Pcr.

FRIULI VENEZIA GIULIA

Oggi in Friuli Venezia Giulia sono stati rilevati 377 nuovi contagi (il 12,93% dei 2.916 tamponi eseguiti) e 27 decessi da Covid-19. Delle nuove positività odierne 70 afferiscono a test pregressi eseguiti in laboratori privati dal 9 all’11 novembre. Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. Le persone risultate positive al virus in regione dall’inizio della pandemia ammontano in tutto a 25.035, di cui: 6.334 a Trieste, 10.614 a Udine, 4.735 a Pordenone e 3.035 a Gorizia, alle quali si aggiungono 317 persone da fuori regione. I casi attuali di infezione sono 13.457. Scendono a 55 i pazienti in cura in terapia intensiva mentre salgono a 565 i ricoverati in altri reparti. I decessi complessivamente ammontano a 673, con la seguente suddivisione territoriale: 274 a Trieste, 220 a Udine, 156 a Pordenone e 23 a Gorizia. I totalmente guariti sono 10.905, i clinicamente guariti 252 e le persone in isolamento 12.585.

VENETO

Sono 2.540 i nuovi positivi al coronavirus in Veneto per un totale di 125.222 dall’inizio dell’emergenza ad oggi. Probabilmente la giornata con più uscite dall’isolamento domiciliare (meno 1.131 nel conteggio complessivo). Sale il numero dei ricoveri a 2.395, +67 rispetto a ieri, delle terapie intensive a 306, più 9, e dei decessi (+37) per un totale di 3.258 dal 21 febbraio ad oggi. “È stata abbondantemente superato in questi giorni il numero massimo di ricoverati in area non critica che avevamo a marzo-aprile”, ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia annunciando che per domani presenterà una nuova ordinanza, “cercando di fare degli aggiustamenti rispettosi di chi lavora ma anche della salute pubblica”. “Da zona gialla – rileva – qualche preoccupazione ce l’abbiamo”.

EMILIA-ROMAGNA

Sono 2.347 le persone contagiate da Covid-19 tra domenica e lunedì in Emilia-Romagna dove si sono registrati 34 decessi. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 248, mentre 2.738 quelle in altri reparti. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 11.558 tamponi. Dei nuovi contagiati, 1.160 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. La situazione dei contagi nelle province dell’Emilia-Romagna vede Modena con 480 nuovi casi, Bologna con 350, Reggio Emilia (300), Rimini (272), Ravenna (205), Parma (204), Piacenza (155), Imola (121), Ferrara (105). Poi l’area di Cesena (80) e Forlì (75). Dei 34 nuovi decessi, 13 sono in provincia di Modena (6 uomini di 66, 71,73,77,82 e 88 anni; 7 donne rispettivamente di 65 anni, due di 82 e le rimanenti di 83, 84, 93 e 102 anni), 6 a Reggio Emilia (5 uomini di 81, 82, 85, 87 e 91 anni; una donna di 79 anni), 6 a Piacenza (due uomini di 76 anni, 1 di 77 e 1 di 84; due donne rispettivamente di 79 e 89 anni), 4 a Ravenna (di cui due uomini di 82 e 83 anni; due donne di 58 e 92 anni), 2 a Bologna (un uomo di 91 anni e una donna, a Imola, di 95), 2 a Forlì-Cesena (un uomo di 85 e una donna di 89 anni, entrambi a Cesena), 1 a Ferrara (un uomo di 88 anni). Dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus, in Emilia-Romagna i decessi sono complessivamente 5.384.

LIGURIA

In Liguria nelle ultime 24 ore sono stati registrati 285 nuovi casi di Coronavirus e altri 20 decessi. Lo ha reso noto la Regione Liguria, precisando che da ieri sono stati effettuati 2831 tamponi. Le 20 vittime avevano un età compresa tra i 65 e i 94 anni. Al momento in tutto il territorio ligure sono 1370 le persone ricoverate in ospedale, 5 meno di ieri, di cui 122 in terapia intensiva, mentre sono 15.392 quelle positive e 12.420 quelle sottoposte a sorveglianza attiva.

TOSCANA

In Toscana sono 1.323 i positivi in più rispetto a ieri (796 identificati in corso di tracciamento e 527 da attività di screening) su un totale complessivo, da inizio epidemia, di 96.028 unità. I nuovi casi sono l’1,4% in più rispetto al totale del giorno precedente. L’età media dei 1.323 casi odierni è di 48 anni circa (il 12% ha meno di 20 anni, il 22% tra 20 e 39 anni, il 36% tra 40 e 59 anni, il 22% tra 60 e 79 anni, il 10% ha 80 anni o più). I guariti crescono del 4% e raggiungono quota 41.345 (43,1% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 1.468.342, 10.551 in più rispetto a ieri, di cui il 12,5% positivo. Sono invece 4.531 i soggetti testati oggi (escludendo i tamponi di controllo), di cui il 29,2% è risultato positivo. A questi si aggiungono i 1.182 tamponi antigenici rapidi eseguiti oggi. Gli attualmente positivi sono oggi 52.419, -0,6% rispetto a ieri. I ricoverati sono 2.128 (45 in più rispetto a ieri), di cui 296 in terapia intensiva (2 in meno). Oggi si registrano 48 nuovi decessi: 29 uomini e 19 donne con un’età media di 81,5 anni. Così sono 2.264 i deceduti dall’inizio dell’epidemia. Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 2.128 (45 in più rispetto a ieri, più 2,2%), 296 in terapia intensiva (2 in meno rispetto a ieri, meno 0,7%). Le persone complessivamente guarite sono 41.345 (1.580 in più rispetto a ieri, più 4%): 2.613 persone clinicamente guarite (173 in più rispetto a ieri, più 7,1%), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 38.732 (1.407 in più rispetto a ieri, più 3,8%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con doppio tampone negativo.

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ABRUZZO

Sono 640 i nuovi positivi in Abruzzo su 4491 tamponi processati. Mentre i decessi segnalati nel report a causa del Covid 19 sono 18. In particolare sono complessivamente 24288 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza. Rispetto a ieri si registrano 640 nuovi casi (di età compresa tra 10 mesi e 100 anni). I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 89, di cui 32 in provincia dell’Aquila, 11 in provincia di Pescara, 17 in provincia di Chieti, 29 in provincia di Teramo. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 18 nuovi casi e sale a 804. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 7135 guariti (+404 rispetto a ieri). I positivi in Abruzzo sono 16349 (+218 rispetto a ieri). Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 380408 test (+4491 rispetto a ieri). 672 pazienti (+8 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 71 (-1 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 15606 (+211 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Del totale dei casi positivi, 7994 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+206 rispetto a ieri), 4638 in provincia di Chieti (+81), 4790 in provincia di Pescara (+57), 6474 in provincia di Teramo (+303), 223 fuori regione (-2) e 169 (-5) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.

MARCHE

Nelle Marche sono stati individuati nelle ultime 24 ore 161 nuovi casi di Covid-19 nel percorso per le nuove diagnosi, il 25,4% dei 633 tamponi processati nell’arco della giornata. Di fronte a un numero molto basso di test, il dato segna un rallentamento della crescita del contagio rispetto al giorno precedente, quando i positivi erano stati 529, il 29,5% dei 1.793 test effettuati. Il totale dei casi positivi individuati in tutta la regione dall’inizio della crisi pandemica sale a 26.755. I nuovi positivi sono stati individuati 12 in provincia di Macerata, 90 in provincia di Ancona, 28 in quella di Pesaro-Urbino, 16 nel Fermano, 14 nel Piceno e 1 da fuori regione. Nella Casa di riposo “Lazzarelli” di San Severino Marche si contano 54 positivi tra gli ospiti e 15 tra il personale dipendente mentre ulteriori cinque degenti erano già stati trasferiti in strutture Covid fuori provincia. Lo riferisce la sindaca Rosa Piermattei. “È scattata una corsa contro il tempo per il reperimento di personale. – ricorda – Servono medici, infermieri, operatrici socio sanitarie per sostituire il personale malato e per dare la possibilità a chi da giorni non effettua riposi di farlo”.

UMBRIA

Sono 105 i nuovi casi di positività accertati nelle ultime 24 ore in Umbria, su un totale di 448 tamponi analizzati, secondo i dati della Regione aggiornati al 23 novembre, con un tasso di positività che risale al 23,43%, contro l’8,6 di ieri. Sono molti i guariti, 1.195 in un solo giorno (11.054 in tutto) e quattro i decessi, 337 in totale dall’inizio della pandemia. Le persone ricoverate sono attualmente 451 (sette in più di ieri), dei quali 78 in terapia intensiva (tre in più). Gli attualmente positivi scendono da 11.577 a 10.483. Fino ad oggi sono stati eseguiti in Umbria 390.826 tamponi.

LAZIO

“Oggi su oltre 20 mila tamponi nel Lazio (-4.319) si registrano 2.341 casi positivi (-192), 48 decessi (+28) e +357 guariti. Sale leggermente il rapporto tra positivi e tamponi e calano le terapie intensive. Dimezzata l’incidenza cumulativa per 100 mila abitanti passiamo da 558 a 275 casi. Il virus rallenta la sua corsa, ma bisogna continuare con le misure adottate”. Lo ha spiegato poco fa l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

MOLISE

In Molise la percentuale dei posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti Covid-19, rispetto al totale di quelli disponibili, è pari al 32%. La scorsa settimana (17 novembre), era del 26%. È quanto emerge dal rapporto dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) in base alla rilevazione giornaliera del 22 novembre del Ministero della Salute. La percentuale nazionale è del 43%. Nell’area ‘non critica’ la percentuale dei posti letto occupati è del 23%, in precedenza era del 27%, quella nazionale pari al 51%.

PUGLIA

In Puglia sono stati registrati 3.869 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 980 casi positivi: 404 in provincia di Bari, 66 in provincia di Brindisi, 187 nella provincia BAT, 168 in provincia di Foggia, 16 in provincia di Lecce,139 in provincia di Taranto, 3 residenti fuori regione, 3 casi di residenza non nota sono stati riclassificati ed attribuiti. Lo riferisce la Regione Puglia sottolineando che nelle ultime 24 ci sono stati 40 decessi: 20 in provincia di Bari, 18 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce, 1 in provincia di Taranto. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 723.172 test; 11.288 sono i pazienti guariti; 31.979 sono i casi attualmente positivi. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 44.487, così suddivisi: 17.296 nella Provincia di Bari; 5.020 nella Provincia di Bat; 3.061 nella Provincia di Brindisi; 10.336 nella Provincia di Foggia; 3.404 nella Provincia di Lecce; 5.059 nella Provincia di Taranto; 309 attribuiti a residenti fuori regione, 2 provincia di residenza non nota. I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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BASILICATA

Dei 1.923 tamponi analizzati in Basilicata fra sabato scorso e ieri, 281 sono risultati positivi (e, di questi, 262 si riferiscono a cittadini residenti in Basilicata): lo ha reso noto task force regionale. Nelle ultime 48 ore si sono registrati altri quattro morti (il totale è ora di 114 vittime del coronavirus) e sono 5.196 i lucani “attualmente positivi”. La cifra totale dei guariti è di 1.057. I ricoverati negli ospedali sono 180, 23 dei quali nelle terapie intensive degli ospedali di Potenza (13) e di Matera (dieci). Dall’inizio dell’emergenza sanitaria, in Basilicata sono stati analizzati 139.910 tamponi, 132.346 dei quali sono risultati negativi.

CAMPANIA

In Campania nelle ultime 24 cala il numero dei positivi al Covid-19, che sono 2.158, ma anche il numero dei tamponi eseguiti: 15.739. I decessi, registrati tra il 14 e il 22 novembre, sono stati 39 e i guariti 2.091. A comunicarlo l’Unità di crisi della Regione. Gli asintomatici del giorno sono 1.931 e 227 i sintomatici. Il numero complessivo dei contagi da Coronavirus da inizio pandemia sono 138.431, mentre le persone decedute 1.309. Il totale dei tamponi 1.447.867 e i guariti 33.613. Rispetto al report dei posti letto su base regionale: sono 656 quelli in terapia intensiva disponibili e 201 quelli occupati; per quanto riguarda quelli disponibili in degenza, tra offerta privata e posti letto Covid sono 3.160 i disponibili e 2.331 quelli occupati.

CALABRIA

“In Calabria a oggi sono stati sottoposti a test 337.422 soggetti per un totale di tamponi eseguiti 345.039 (allo stesso soggetto possono essere effettuati più test). Le persone risultate positive al coronavirus sono 14.217 (+ 321 rispetto a ieri), quelle negative 323.205”. Lo rende noto la Regione nel bollettino quotidiano dei dati relativi al coronavirus: rispetto a ieri si registra un nuovo aumento del numero dei ricoveri (+2, entrambi registrati nelle malattie infettive, per complessivi 482 ricoveri di cui 47 nelle terapie intensive). Il Tar di Catanzaro ha sospeso l’ordinanza con cui il presidente facente funzione della Regione Calabria Nino Spirlì aveva disposto, dal 16 al 28 novembre, la sospensione della didattica anche delle scuole materne, elementari e medie (limitatamente alla prima classe) escluse dalle chiusure previste dal Dpcm del premier Giuseppe Conte. Il Tar ha poi fissato l’udienza di merito al 16 dicembre prossimo. Il Tar ha ritenuto sussistente “il requisito del ‘periculum’ avuto riguardo in particolare al grave pregiudizio educativo, formativo ed apprendimentale ricadente sui destinatari ultimi del servizio scolastico”.

SICILIA

Sono 1.249 I nuovi casi scoperti in sicilia nelle ultime 24 ore grazie a 7.712 tamponi processati. Il dato è contenuto nel report del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità, che registra anche 41 morti e 457 guarigioni nello stesso arco temporale. Al momento sull’isola si contano 37.913 positivi, di cui 1.604 ricoverati in regime ordinario. In leggero aumento il numero di pazienti nelle terapie intensive e sub intensive, passato da 241 a 243. In isolamento domiciliare 36.066 contagiati. Sessantaquattro comuni coinvolti, 12.226 tamponi e 355 positivi, sottoposti nella stessa sede a tampone molecolare, come previsto dal protocollo sanitario per la verifica definitiva. È il bilancio della due giorni dedicata dall’Asp di Palermo allo screening di popolazione rivolto al mondo della scuola. Tra sabato e domenica i medici dell’Asp di Palermo hanno raggiunto tutte le località della provincia nelle quali finora non erano stati realizzati drive in. L’attività, promossa dall’Assessorato regionale alla salute in collaborazione con le amministrazioni comunali. Dei 12.226 tamponi effettuati nel weekend, 2.066 sono stati registrati a Palermo (alla Fiera del Mediterraneo) e 10.160 in provincia (4.731 sabato e 5.429 domenica) con rispettivamente 101 positivi in città e 254 in provincia. La maggiore adesione c’è stata sabato nel drive in di Cinisi-Terrasini con 630 tamponi (11 positivi), ma in tnati sono stati anche a Lercara-Castronovo-Vicari (550 tamponi e 32 positivi) e Casteldaccia (494 tamponi e 18 positivi). Dall’inizio della campagna di screening in modalità drive in l’Asp di Palermo ha effettuato 39.598 tamponi (25.682 a Palermo e 13.916 in provincia) con 2.305 positivi (1.915 positivi e 390 in provincia). Intanto, procede l’attività di monitoraggio per la ricerca del coronavirus nelle scuole di città e provincia. Finora sono stati 2.322 i tamponi effettuati dai medici dell’Usca scuola dell’Asp e 18 i positivi. Fino a venerdì prossimo controlli in altre 19 scuole. Sono già al lavoro a Catania, gli ispettori nominati dal ministro della Salute, Roberto Speranza per verificare la situazione relativa ai numeri dei posti letto di terapia intensiva registrati dall’assessorato regionale della Salute sulla piattaforma Gecos. A confermare la notizia sono fonti dell’assessorato alla Salute della Regione Siciliana.

SARDEGNA

Sono 18.998 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale si registrano 505 nuovi casi, 238 rilevati attraverso attività di screening e 267 da sospetto diagnostico. Si registrano 6 decessi (395 in tutto): tre uomini e tre donne, in età compresa fra i 65 e i 90 anni. Le vittime: 3 residenti nella provincia del Sud Sardegna e 3 rispettivamente nella Città Metropolitana di Cagliari e nelle province di Sassari e Oristano. In totale sono stati eseguiti 350.220 tamponi con un incremento di 2.589 test. Sono invece 512 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+9 rispetto al dato di ieri), mentre è di 72 (+2) il numero dei pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 11.880. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 6.070 (+214) pazienti guariti, più altri 69 guariti clinicamente. Sul territorio, di 18.998 casi positivi complessivamente accertati, 3.951 (+85) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 3.048 (+125) nel Sud Sardegna, 1.568 a Oristano, 3.286 (+158) a Nuoro, 7.145 (+137) a Sassari.

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