Coronavirus, curva stabile. Iss: cresce circolazione varianti delta e kappa

Coronavirus, curva stabile. Iss: cresce circolazione varianti delta e kappa
2 luglio 2021

Sono 794 (882 ieri) i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore in Italia e 28 i decessi (ieri 21). È quanto evidenzia il bollettino quotidiano del ministero della Salute. Con 199.238 tamponi, 11 mila più di ieri, si registra un tasso di positività stabile, anzi scende lievemente dallo 0,5 allo 0,4%. Ancora in calo i ricoveri, con le terapie intensive che sono 16 in meno (ieri -18) con appena 3 ingressi del giorno, minimo dell’anno, registrati in Campania, Piemonte e Sicilia, e sono 213 in tutto. I ricoveri ordinari calano di 63 unità (ieri -21), 1.469 in totale.

La regione con più casi odierni è la Lombardia con 143 nuovi positivi; segue la Sicilia (+115), la Campania (+98), il Lazio (+64), la Toscana (+58) e il Veneto (+57). Nessun contagio in Molise e Val d’Aosta. I casi totali salgono cosi’ a 4.261.582. I guariti sono 2.345 (ieri 1.941), per un totale dall’inizio della pandemia di 4.086.188. Gli attualmente positivi diminuiscono di 1.579 unità (ieri -1.083 unità ), e scendono a 47.779 in tutto, di cui 46.097 in isolamento domiciliare.

Cresce circolazione varianti delta e kappa

In Italia al 22 giugno scorso la prevalenza della cosiddetta ‘variante Alfa’ (B.1.1.7, meglio nota come ‘inglese’) di SARS-CoV-2 era del 57,8%, in calo rispetto all’88,1% del 18 maggio, con valori oscillanti tra le singole regioni tra il 16,7% e il 100%. Alla stessa data, la variante cosiddetta ‘Gamma’ (P.1- proima nota come ‘brasiliana’) aveva una prevalenza pari a 11,8% (con un range tra 0 e 37,5%, mentre nella precedente survay era al 7,3%). La cosiddetta ‘variante Delta’ (‘indiana’ B.1.167.2) aveva una prevalenza pari al 22,7%ed è stata identificata in 16 Regioni/PA, con un range tra lo 0 e il 70,6%. La stima viene dalla nuova indagine rapida condotta dall’Iss e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler.

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L’indagine integra le attività di monitoraggio di routine, e non contiene quindi tutti i casi di varianti rilevate ma solo quelle relative alla giornata presa in considerazione. La cosiddetta ‘variante Kappa’, ad esempio, uno dei sottotipi di B.1.617 (B.1.617.1), non è stata trovata nella flash survey, ma diversi casi sono stati segnalati sulla piattaforma integrata che invece raccoglie le analisi giorno per giorno. Per l’indagine è stato chiesto ai laboratori delle Regioni e Province Autonome di selezionare dei sottocampioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus. Il campione richiesto è stato scelto dalle Regioni/PPAA in maniera casuale fra i campioni positivi garantendo una certa rappresentatività geografica e, se possibile, per fasce di età diverse. In totale, hanno partecipato all’indagine le 21 Regioni/PPAA e complessivamente 113 laboratori e sono stati sequenziati 772 campioni, la quasi totalità di quelli eleggibili per la survey nella giornata scelta.

Queste le principali riflessioni emerse: “nel contesto italiano, in cui la campagna di vaccinazione non ha ancora raggiunto coperture sufficienti in tutte le fasce di età, la diffusione di varianti a maggiore trasmissibilità può avere un impatto rilevante. Mentre la variante Alfa (B.1.1.7), se pur ancora predominante, vede diminuita la sua stima di prevalenza a livello nazionale, dall’indagine si evince che la variante Gamma (P.1 e suoi sottolignaggi) ha una prevalenza in leggero aumento rispetto alla precedente indagine e che la variante Delta (B.1.167.2) è in aumento.

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Rispetto a questo dato bisogna però considerare che la prevalenza potrebbe essere sovrastimata a causa della presenza di numerosi focolai (che vengono identificati e quindi indagati in maniera più estesa) nelle varie Regioni/PPAA Italiane; nell’attuale scenario europeo e nazionale, caratterizzato dalla circolazione di diverse varianti, è necessario continuare a monitorare con grande attenzione, in coerenza con le raccomandazioni nazionali ed internazionali e con le indicazioni ministeriali, la diffusione delle varianti di SARS-CoV-2 ed in particolare di quelle a maggiore trasmissibilità o con mutazioni correlate a potenziale evasione della risposta immunitaria; al fine di contenerne ed attenuarne l’impatto, è importante mantenere l’incidenza a valori che permettano il sistematico tracciamento della maggior parte dei casi positivi e il sequenziamento massivo di SARS-CoV-2 per individuare precocemente e controllare l’evoluzione di varianti genetiche nel nostro Paese”.

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