Coronavirus, l’Italia supera i 100 attuali contagiati. Continuano a diminuire i ricoveri in terapia intensiva

11 aprile 2020

In Italia il totale delle persone attualmente positive al coronavirus ha superato la soglia delle 100mila unità. A spiegarlo è stato il capo della Protezione civile Angelo Borrelli durante il punto stampa con il quotidiano bollettino sull’emergenza coronavirus. I casi positivi sono 100.269 con un incremento di 1.996 pazienti rispetto a ieri. Venerdì l’incremento era stato di 1.396. 32.534 le persone guarite, 2.079 più di ieri. Ieri l’aumento dei guariti era stato di 1.985. Sono 19.468 le vittime, con un aumento rispetto a ieri di 619.

Venerdì l’aumento era stato di 570. E calano ancora per l’ottavo giorno consecutivo i ricoveri in terapia intensiva. Sono 3.381 i pazienti nei reparti, 116 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.174 sono in Lombardia, in calo di 28 rispetto a ieri. Dei 100.269 malati complessivi, 28.144 sono poi ricoverati con sintomi – 98 in meno rispetto a ieri – e 68.744 sono quelli in isolamento domiciliare.Circa i tamponi, questi hanno raggiunto i 963.473. “C’è stato un incremento di 56mila tamponi”, ha spiegato Borrelli. Lo stesso Borrelli ha avuto il piacere di comunicare che una persona di 94 anni, residente in un comune alle porte di Roma, è guarita dal coronavirus. “E’ il messaggio più bello per fare gli auguri a tutti di Buona Pasqua, soprattutto a tutti gli operatori impegnati” ha detto Borrelli.

Leggi anche:
Meloni candidata alle Europee, ultime ore di attesa. Attacco Mantovano su fascismo

Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria e membro del Comitato tecnico-scientifico è intervenuto sui bambini, affermando che “circa il 7% delle persone in età pediatrica viene ricoverato e viene confermato che non ci sono pazienti critici”. “Sono state fatte 2.000 diagnosi e le ospedalizzazioni sono state veramente poche, 44 casi tra 0 e un anno, 20-30 casi per le altre età – ha aggiunto -. Questo avviene in Italia perché è il risultato dell’eccellente gestione che si è avuta restando a casa”. “Normalmente per arrivare a un vaccino da commercializzare il tempo medio è di 2-3 anni. In quest’occasione penso che i tempi saranno molto molto più brevi, sicuramente non saranno quelli abituali per un vaccino” ha detto Villani, sottolineando che “tutti coloro che si devono vaccinare per l’autunno lo facciano. Mai come quest’anno sarò molto importante vaccinarsi”.

DATI PER PROVINCIA

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti